Swaption è lemma del vocabolario finanziario, ottenuto con la crasi di due termini: swap e option. La fusione a livello
linguistico, si traduce – sul piano pratico – nella creazione di uno strumento “composto”; swaption infatti è l’opzione su
un interest rate swap. In altre parole, essa conferisce al titolare il diritto di stipulare, a una certa data e alle condizioni
prefissate, uno swap su tassi di interesse.
Come qualsiasi altra opzione, anche la swaption può essere call o put. Con la prima, il portatore ha diritto di acquistare
uno swap, cioè di pagare un interesse fisso e di ricevere il pagamento di un interesse variabile. Per questo motivo, può
essere anche definita payers.
Al contrario, quando è put, il titolare ha diritto di vendere uno swap, e quindi di pagare un interesse variabile e di ricevere
in cambio il pagamento di un interesse fisso. In quest’ultimo caso, viene anche denominata receivers.
Il tasso di interesse variabile, di norma, è determinato in riferimento al tasso Libor (),
ossia il tasso di interesse richiesto a Londra dalle banche su un deposito in eurovaluta.
Il pregio della swaption è quello di consentire al titolare di acquisire il diritto di concludere uno swap alle condizioni
prevalenti al momento dell’acquisto dell’opzione. Ai vantaggi connessi allo swap, unisce così quelli dati dall’utilizzo di
un prodotto derivato, ossia precipuamente il vantaggio di fissare oggi i parametri del futuro.
In particolare, la swaption si rivela uno strumento molto importante per le imprese in periodi di incertezza sui tassi di
interesse. Se una società trova conveniente tramutare propri debiti a tasso variabile in tasso fisso, e altresì sa che tra un
anno prenderà a prestito una determinata somma a tasso variabile, può acquistare una call. La eserciterà, se nel frattempo sarà diventato più oneroso fare uno swap, ossia se il tasso fisso da pagare sarà superiore a quello stabilito nella swaption; viceversa, stipulerà uno swap alle migliori condizioni di mercato e lascerà che il diritto acquistato si estingua inutilizzato. Uno strumento analogo alla swaption è il forward swap, detto anche deferred swap o, nella traduzione italiana,
swap differito. Anche in tal caso, le condizioni per l’esercizio dello swap risultano determinate in anticipo. Tuttavia, a
differenza di una swaption, il forward swap non dà al titolare possibilità di scelta. Egli deve necessariamente stipulare lo
swap alle condizioni prestabilite, anche qualora l’evoluzione del mercato abbia una dinamica diversa da quelle previste. In contropartita però, il forward swap non comporta costi iniziali.