Stop Loss nello Spread Trading Stagionale

Una domanda che viene posta è dove posiziono lo stop loss ? lo stop loss va inserito in macchina oppure non deve essere inserito perchè non c’è caccia agli stop ? è la domanda più frequente e soprattutto quella che genera maggiori paure circa il rischio che bisogna affrontare. Molti trader posizionano gli stop su livelli di supporto o resistenza oppure su livelli grafici, altri posizionano lo stop monetario dato dalla metà del margine richiesto dal broker. Personalmente preferisco utilizzare uno stop loss che si basa sul movimento statistico creato dal mercato negli anni precedenti, ovvero un analisi dettagliata sul movimento passato del mercato che ovviamente non è possibile spiegare in un articolo ma occorre fare un vero e proprio video. Un altra domanda che ci si pone è se inserire lo stop loss in macchina, il problema dell’analisi dei grafici degli spread e che visualizziamo solo la chiusura a fine serata e non l’andamento durante la giornata, quindi il problema è che potremmo avere elaborato un piano ottimo ma inserendo lo stop loss in macchina potremmo venire stoppati da un movimento repentino del mercato per poi vedere a fine serata che la chiusura dello spread non ci avrebbe toccato lo stop loss. Se invece decidiamo di non inserire lo stop loss in macchina sorge un problema, ovvero che ci potrebbero essere movimenti repentini del mercato che possono farci perdere molto di più rispetto al nostro stop loss prefissato. Quali delle due soluzioni è migliore ? dipende dalla vostra propensione alle perdite, siete disposti a perdere un importo maggiore per non correre il rischio di venire stoppati e vedere lo spread correre nella vostra direzione allora non inserite lo stop loss in macchina altrimenti se non volete correre il rischio di perdere un importo maggiore rispetto al vostro stop loss allora inserite lo stop loss e ovviamente se venite stoppati e il mercato riparte guardate al prossimo trade. E’ difficile fornire consigli molte volte la volatilità di uno spread può essere molto alta e quindi senza uno stop loss in macchina si rischia di vedersi uno stop loss molto alto. La scelta quindi spetta ad ogni singolo trader in base al proprio money management alla propria personalità e alla propria propensione al rischio.

Hammer Candlestick – Definizione e Significato

L’Hammer si forma in mercati ribassisti, sui minimi assoluti o relativi. Indica un inversione del trend nella direzione opposta, cioè al ribasso. Il colore bianco non è requisito fondamentale, tuttavia se bianco implica una maggiore implicazione d’inversione al rialzo.

La candela ha un realbody sull’ombra superiore (uppershadows), infatti l’uppershadows è assente o poco pronunciata. Il realbody è di piccole dimensioni, mentre l’ombra inferiore (DownShadows) è di dimensioni molto lunghe quasi il doppio o il triplo del realbody. La candela indica che le forze ribassista hanno esaurito la loro forza e il trend potrebbe invertire.E’ un pattern molto frequentente.

Caratteristiche Principali

Dove si Sviluppa: Necessita di un Trend al Ribasso, si sviluppa su minimi assoluti o relativi
Frequenza: Frequente;
Effetti: Inversione al Rialzo;
Caratteristiche costruttive: RealBody piccolo situato sulla uppershadows e downshadows il doppio o triplo del realbody.

Tecniche di Trading – Smash Day

Ciao a tutti, da alcuni giorni sto leggendo il libro di Larry Williams “I segreti del trading di breve termine” seconda edizione, direi che è un libro molto interessante e vorrei condividere con voi alcuni pattern interessanti che erano già presenti nella prima edizione del libro. Ovviamente il pattern preso da solo non ha molto valore, ma deve essere considerato insieme alle condizioni del mercato che stiamo analizzando, oppure come consiglia lo stesso Williams filtrare il pattern non solo attraverso strumenti tecnici ma anche attraversa il filtro che definisce “TDW” ovvero, fare trading e quindi cercare il pattern per occasioni rialziste o ribassiste solo in determinati giorni della settimana nel quale il mercato va su o va giù. E’ un concetto molto affascinante, il fatto che ci siano giorni della settimana che i mercati vanno su e vanno giù peccato che le analisi fatte dal libro si occupano solo di pochi mercati e quindi volendo applicare il concetto agli altri mercati è necessario effettuare dei back test. In questa sede, vi parlerò delle due versioni del pattern ovviamenete invito il lettore ad acquistare il testo di Williams e non solo, se ritiene di buona fattura la tesi del “TDW” come filtro effettuare anche dei test che possono fornire informazioni anche su altri mercati non trattati nel libro.

Smash Day Buy Versione 1: Un pattern molto importante che si concretizza quando la chiusura di oggi è minore del minimo di ieri, entriamo long sopra il massimo di oggi;

Smash Day Sell Versione 1: Al contrario si concretizza quando abbiamo una chiusura di oggi maggiore del massimo di ieri, entriamo short sotto il minimo di oggi;

Smash Day Buy Versione 2: E’ leggermente più difficile da identificare ma funziona molto bene, ovvero non prosegue il movimento ma inverte. Si verifica se la chiusura di oggi è maggiore di quella del giorno precedente e la chiusura rientra nel 25% del range inferiore della barra di oggi entriamo long sopra il massimo di oggi, meglio se la chiusura è inferiore all’apertura;

Smash Day Sell Versione 2: In questo caso si registra una chiusura di oggi inferiore a quella di ieri che si trova nel 25% del range superiore della barra di oggi entriamo short sotto il minimo della barra di oggi, meglio se la chiusura è superiore all’apertura.

Abbiamo visto due pattern molto utilizzati dal noto trader Williams, ovviamente il solo pattern da solo spesso non giustifica l’apertura di una posizione, è necessario capire anche la direzione e il contesto del mercato nel quale stiamo operando. Se siamo su time frame a 4 ore è preferibile dare uno sguardo al time frame più grande ad esempio quello giornaliero, se siamo su quello giornaliero guardo spesso anche il settimanale per capire se sono in sintonia con il trend maggiore. Oltre al fatto che potremmo utilizzare altri filtri di diversa tipologia per operare con questi pattern descritti da Williams.

Tecniche di Trading – COT

Il Cot (Commitments of Traders) è uno strumento molto importante per chi opera sui futures. Il Cot è aggiornato settimanalmente e riporta le posizioni aperte sul mercato dai Commercials, Large Speculator e Small Speculator. Dunque vediamo il significato di tutto questo. Il Cot può raffigurare le sole posizioni long o short oppure il dato più interessante è il Cot netto ovvero la differenza tra posizioni long e short.

Dunque come possiamo interpetrare questo dato ? Prima di tutto chiediamoci chi sono i Commercial, sono coloro che acquistano o vendono per interessi legati al proprio settore produttivo, mentre i grandi speculatori sono le banche, i grandi hedge founds che insieme ai commercial o anche da soli sono in grado di muovere il mercato. I piccoli speculatori siamo noi e in effetti se osservate un grafico del Cot netto vi rendete conto che i piccoli speculatori sono sempre in ritardo e spesso sono dalla parte sbagliata del mercato, spesso quando i grandi speculatori hanno posizioni aperte i piccoli sono usciti forse con delle perdite. Questo dato è molto importante, perchè può darci delle utili indicazioni sui movimenti dei big e quindi seguirli. Nella mia piattaforma di trading (Trade Navigator) ho già il dato del Cot settimanale aggiornato (ho la possibilità di vedere il Cot long, short e quello netto) a me interessa solo il netto, ciò mi permette di verificare chi sta muovendo il mercato e quali decisioni assumere. Ad esempio se i commercial o gli hedge founds si stanno muovendo al rialzo potremmo cercare un pattern rialzista per tentare di entrare nella direzione dei big e viceversa. Per verificare l’efficacia del Cot, ho preparato una regola di entrata che semplicemente acquista quando il Cot è maggiore di zero e vende quando il Cot è minore di 0. Questa semplice regola di entrata su grafico giornaliero, ha realizzato performance di tutto rispetto.

Questa specie di trading system consentitemi di chiamarlo in questo modo, è stato testato sul SP500 dal 01/02/2012 al 30/08/2014. Abbiamo avuto un profitto consistente, e la percentuale dei trade vincenti è stata di circa il 65%. In questo caso non mi interessa quanto il sistema ha guadagnato o il payout perchè non è un trading system a me è servito solo a capire che seguendo solo l’incremento o il decremento del COT ho avuto ragione il 65% delle volte, e che abbinandolo ad una tecnica di ingresso potrei ottenere risultati ancora migliori. Per vostra curiosità il mio stop loss era di 750 $ con 3 contratti, con primo target di 2 contratti a 550 $ e trailing stop di 400 $ sull’ultimo contratto. Ovviamente questi dati sono solo per vostra curiosità ma l’intendo come ho spiegato non è costruire un trading system ma dimostrare l’efficacia del COT nelle nostre decisioni di ingresso.

Come ho detto più volte non voglio assolutamente creare un trading system ma semplicemente dimostrare che possiamo basare le nostre decisioni prendendo in considerazione anche il Cot che può incrementare notevolmente le probabilità di riuscita di un operazione. La brutta notizia è che il Cot può essere usato solo per i futures americani, non esiste ovviamente il Cot sul forex spot ma solo su alcuni futures valutari e non esiste il Cot sulle azioni. Per chi opera sui futures Usa può trovare, a mio parere un utile strumento da affiancare alla propria attività di trading. Un ultimo riferimento è il sito dove potete scaricare i dati del Cot, eccolo qui: Sito Cot . Ovviamente il sito vi offre delle tabelle, se volete un grafico del Cot sotto ad esempio il grafico dei prezzi dovreste integrarlo nella vostra piattaforma di trading o chiedere al responsabile della vostra piattaforma o al broker di fornirvi questo strumento.

Tecniche di Trading – Ross Hook

Ross Hook letteralmente vuol dire uncino di Ross. Nella lettura utilizzerò le iniziali RH per indicare un Ross Hook. L’ideatore ufficiale di questo pattern grafico è il noto trader Americano Joe Ross, che tra i tanti manuali che ha scritto (tutti estremamente interessanti), ne ha dedicato uno proprio a questo pattern grafico dal titolo “Ross Hook”. Nelle spiegazioni, Ross utilizz i grafici a barre, io invece vorrei dare una spiegazione alternativa, ovvero utilizzare i grafici a candele che a mio parere possono contribuire a filtrare meglio il RH da eventuali falsi segnali. Veniamo alla definizione generale di RH. In un mercato che sta salendo (Trend Rialzista), dopo la rottura di una congestione o di una trading range, oppure dopo una formazione 1-2-3 Low, ogni barra nel nostro caso candela, che non riesce a formare un nuovo massimo costituisce un RH. Viceversa in un mercato che scende (Trend Ribassista),dopo la rottura di una congestione o di una trading range oppure dopo una formazione 1-2-3 High, ogni barra nel nostro caso candela, che non riesce a formare un nuovo minimo costituisce un RH. Dopo aver verificato le condizioni preliminari alla formazione del pattern, ovvero rottura di congestione o trading range oppure formazione 1-2-3 di High o Low, la regola è di acquistare(o shortare se il trend è ribassista) alla rottura della candela del RH (tuttavia esiste una tecnica che vedremo successivamente, che si chiama Trader’s Trick che vi consente di entrare con anticipo rispetto alla rottura, ovvero entrare sulla rottura della candela di correzione). Altra regola importante. un RH può essere composto da un massimo di tre candele dopo di che si smetterà di cercare la rottura. Da cosa dipende un RH? Perche si forma? La spiegazione più logica, è che dopo l’inizio del trend o dopo la rottura della congestione, alcuni operatori prendano profitto chiudendo parte delle posizioni aperte o altri chiudono le posizioni per limitare eventuali perdite essendo entrati dalla parte sbagliata del mercato, ciò comporta lo svilupparsi di una candela di correzione. Tuttavia è presente la possibilità che il pattern grafico si rilevi falso, ovvero non si verifica un inversione del trend dano luogo alla formazione di un Reversal Ross Hook (un uncino capovolto).

Questo pattern può essere utilizzato senza l’uso di indicatori e oscillatori, con un grafico pulito, una semplice media mobile e i volumi. Infine notate come le candele, sono al di sopra della media mobile 3×3 (3 periodi anticipata di 3), a dimostrazione della forte spinta rialzista del mercato. Il Ross Hook prende spunto dal metodo di Livermore sviluppato più di un secolo prima, che attraverso una serie di semplici regole mostra come fare trading profittevole seguendo il trend. Chi era Livermore e il suo semplice metodo, sarà illustrato nel successivo articolo. Come dimostrato, il trading è fatto di cose semplici, per dire che il trend è al rialzo non ho bisogno di un indicatore mi basta guardare il grafico e con l’analisi candlestick ho maggiori certezze del movimento di mercato. La semplicità è l’arma segreta del trader.

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