Mercato degli Strumenti Derivati

L’Idem, Italian Derivatives Market, è il mercato gestito da Borsa Italiana per la negoziazione degli strumenti finanziari derivati, in cui si negoziano contratti futures e contratti di opzione aventi come attività sottostante strumenti finanziari, tassi di interesse, valute, merci e relativi indici

Istituito nel novembre del 1994, il Mercato degli strumenti derivati possiede certe specificità, legate alla tipologia degli strumenti finanziari trattati, che lo differenziano sostanzialmente dagli altri mercati di Borsa. Carattere saliente dell’IDEM è dovuta all’elevata rischiosità dell’investimento in derivati, in modo particolare i future, che può portare a notevoli perdite nell’arco di una sola seduta, dovuta all’alta volatilità dei prezzi.

Come in precedenza accennato, nell’IDEM non si possono negoziare tutti i contratti derivati, ma solo le opzioni e i futures che, rispetto a swap e forward, si prestano meglio ad essere standardizzati. In dettaglio, i contratti attualmente negoziati sul mercato dei derivati sono:

due differenti tipologie di contratti futures sull’indice di borsa S&P/MIB: il “Futures su S&P/MIB” e il “miniFutures su S&P/MIB”;
i contratti futures aventi ad oggetto singole azioni ammesse a quotazione in Borsa o nel mercato MTAX;
il contratto di opzione sull’indice di borsa S&P/MIB: “Opzione su S&P/MIB”;i contratti di opzione aventi ad oggetto singole azioni ammesse alla quotazione ufficiale in Borsa o nel mercato MTAX.
Gli strumenti derivati sono così definiti perché derivano il loro valore da un’attività finanziaria sottostante senza la quale non potrebbero esistere. Il sottostante, per poter essere tale, deve soddisfare caratteristiche di liquidità, continuità delle negoziazioni, disponibilità o reperibilità di tutte le informazioni rilevanti, disponibilità di prezzi ufficiali o comunque significativi e, qualora sia costituito da indici, deve essere caratterizzato da trasparenza nei metodi di calcolo e di diffusione.

La Borsa Italiana richiede l’esplicitazione di una serie di caratteristiche contrattuali, che sono funzione della particolare complessità degli strumenti derivati; infatti, i contratti devono indicare chiaramente l’attività sottostante, il valore nominale, le modalità di liquidazione, il prezzo di liquidazione, le scadenze negoziate, il giorno e l’orario in cui hanno termine le negoziazioni, il giorno di scadenza, la struttura dei prezzi di esercizio, il tipo di facoltà, nonché i termini e le modalità del suo esercizio, le modalità di liquidazione dei contratti derivanti dall’esercizio delle opzioni.

La Borsa Italiana, previa comunicazione alla Consob, può escludere dalle negoziazioni i contratti per i quali non sia più garantita la regolare formazione dei prezzi o, comunque, un regolare e continuo svolgimento delle negoziazioni.

Da sottolineare che i contratti negoziati sul mercato IDEM sono compensati e garantiti da un organismo di gestione del sistema di compensazione e garanzia (detto genericamente Clearing House), costituito dalla Cassa di Compensazione e Garanzia (società appartenente al gruppo Borsa Italiana), la quale gestisce il meccanismo dei margini (somme che i partecipanti devono versare a copertura della propria posizione) e si propone come controparte degli operatori stessi (gli Aderenti), garantendo così il buon esito della negoziazione.

Nel mercato IDEM le negoziazioni si svolgono all’interno di un’unica fase di negoziazione continua, che va dalle 9 alle 17,40 per tutti i contratti, durante la quale ha luogo la conclusione dei contratti.

La volontà negoziale degli operatori si esprime attraverso proposte di negoziazione in forma anonima in cui si espongono le informazioni relative allo strumento derivato da negoziare, alla quantità, al tipo di operazione, al tipo di conto nonché alle condizioni di prezzo.

Durante la negoziazione gli operatori possono effettuare l’immissione, la modifica e la cancellazione delle proposte di negoziazione.

Le negoziazioni possono avvenire con l’ausilio di operatori market maker, allo scopo di migliorare la liquidità degli strumenti derivati negoziati, che si impegnano a esporre proposte in acquisto e in vendita per quantitativi minimi di contratti.

I market maker sono iscritti dalla Borsa Italiana in un apposito l’elenco, articolato in più sezioni corrispondenti ai diversi contratti negoziati e alla tipologia di obblighi a carico del market maker; in merito a questi ultimi gli operatori sono divisi in Primary Market Maker (assoggettati a obblighi di quotazione continuativa) e Market Maker (assoggettati a obblighi di rispondere a richieste di quotazione).

Sempre allo scopo di migliorare la liquidità degli strumenti derivati negoziati, Borsa Italiana può prevedere la presenza di operatori specialisti, iscritti in un apposito elenco e diversi dai market maker, che si impegnano a esporre proposte in acquisto e in vendita per quantitativi minimi di contratti.

Come abbiamo visto per i market maker, anche gli specialisti si dividono in Primary Specialisti (assoggettati a obblighi di quotazione continuativa) e Specialisti.

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