Il mutuo a rata costante rappresenta la forma di mutuo che meglio coniuga gli aspetti del mutuo a tasso variabile con quelle dei mutui a tasso fisso. Rientrano nella categoria dei mutui a rata costante quelle soluzioni che utilizzano come tasso di riferimento il tasso variabile, ma che tuttavia garantiscono al mutuatario la conoscenza dell’esatta entità della rata da rimborsare, dalla prima fino a quella dell’ultimo rimborso.
Quello che il mutuatario non può conoscere a priori è la durata del periodo di ammortamento. Infatti per mantenere costante l’importo della rata, se i tassi si alzano la durata si allunga, mentre quando i tassi si abbassano la durata si accorcia. Questa è una delle ragioni per cui il mutuo a rata costante ha mediamente una durata più breve rispetto alle altre tipologie di mutuo (fino ad un massimo di 20 anni, ed eccezionalmente fino a 25 anni).
Tra gli svantaggi va menzionata la maggiore onerosità del mutuo a rata costante, con l’applicazione di uno spread più elevato, in quanto si tratta di un mutuo ‘accessoriato’. Tuttavia il maggior costo viene mitigato dalla minore durata (che statisticamente tra aumenti dei tassi e prolungamenti di durata, e riduzione dei tassi con corrispondenti riduzioni di durata rimane quasi inalterata rispetto a quella originaria prevista dal contratto). Ma la durata più contenuta rappresenta anche uno svantaggio, in quanto che, inevitabilmente, a parità di importo con un mutuo di durata superiore, si deve rimborsare una rata più elevata. Infine, spesso, il mutuo a rata costante, prevede una percentuale di copertura del prezzo di acquisto che difficilmente arriva all’80% (in media ci si ferma ad un 60%).
La convenienza vale per coloro che una volta ottenuto il mutuo non vogliono pensarci più, e non hanno intenzione di vedere se le condizioni offerte dal mercato, durante il rimborso previsto dal piano di ammortamento, siano migliori, rispetto alle proprie. Senza tuttavia dover sostenere i maggiori costi che caratterizzano un mutuo a tasso fisso.