Il barman – figura particolarmente ricercata nei ristoranti, negli alberghi e naturalmente nei bar – è il professionista specializzato nella miscelazione delle bevande e nella preparazione di cocktail, aperitivi e long drink e deve avere un’approfondita conoscenza delle merci e dei prodotti che si troverà a utilizzare (conoscenza merceologica).
Il barman è tra le professioni più amate dai giovani: effettivamente, oltre ad essere tra le professioni più remunerative, consente di unire lavoro e gioco, passione e impegni.
Come si diventa barman
La formazione può incominciare sin dalle scuole secondarie di secondo grado: occorre effettuare l’iscrizione ad un Istituto Professionale – Settore dei Servizi – Indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. L’iter scolastico si suddivide in due bienni e un quinto anno finale che si conclude con l’esame di Stato.
Inoltre anche i corsi di formazione professionale sono numerosi, generalmente hanno una durata di tre anni e trattano argomenti tecnici che consentono l’inserimento nel mondo del lavoro.
Oltre a ciò è consigliabile, per il barman che lavora in località turistiche o in città d’arte, sapere bene almeno una lingua straniera.
Requisiti di un bravo barman
Deve essere un abile conversatore: discreto e mai invadente, ma anche un ascoltatore paziente
Deve essere un buon cameriere
Deve essere un buon cuoco ed eccellente sommelier
Deve essere attento alle richieste dei clienti e assecondarli
Deve essere capace di conquistare il pubblico con l’arte di preparare e di servire cocktail speciali; naturalmente, qui gioca un ruolo fondamentale l’esperienza che si fa sul campo.
Per ogni altra informazione è possibile visitare il sito della Federazione Italiana Barman.