L’amministratore spesso è una figura sfuggente. Ha diversi compiti, ma spesso non svolge bene il suo lavoro e non sempre si adopera in tal senso. Se sei insoddisfatto dell’operato dell’amministratore del tuo condominio, puoi revocargli l’incarico ed eleggerne un altro. Vediamo come.
Risulta essere un’annosa questione quella di stabilire quanto pagare un amministratore di condominio. La prima cosa che devi stabilire, è se dare un compenso mensile o scegliere un forfait annuale. Puoi anche avvalerti di tariffari di categoria, stabiliti dalle associazioni rappresentative, ma questi sono soltanto indicativi.
Ma puoi definire il compenso sostanzialmente in due modi, in maniera analitica, indicando la retribuzione di ogni singola prestazione, come le assemblee ordinarie e straordinarie, le lettere di sollecito, le spese di cancelleria e di telefonia, l’assistenza per i lavori, sia ordinari e sia straordinari.
In alternativa, modo forfettario, con l’attribuzione di una somma complessiva. Però tieni presente che se scegli questa modalità di pagamento, l’amministratore potrebbe chiederti di essere pagato a parte per seguire l’esecuzione di lavori straordinari, eventualmente deliberati dall’assemblea. Se scegli il sistema forfettario, è meglio se chiarisci questi aspetti, stabilendo se, e quanto, queste retribuzioni debbano essere retribuite.