Come Accedere ai Fondi Comunitari

La programmazione comunitaria assicura una grossa possibilità per tutti quegli enti, pubblici o privati, che desiderano avviare un percorso di sviluppo grazie al notevole contributo concesso dalle istituzione comunitarie. L’approccio strategico risulterà vincente solo se affiancato rispetto al programma d’azienda indipendente dalla programmazione comunitaria.

Per L’Accesso Ai Fondi Comunitari L’approccio strategico è un procedimento logico che a partire dagli scopi d’azienda, la propria mission, permette di conseguire notevoli successi legati alla programmazione. Il primo passo da seguire sarà confrontare i fabbisogni finanziari d’azienda con le possibilità di finanziamento legate alla programmazione. Le possibilità di successo derivanti dalla presentazione o dal finanziamento di un progetto deriveranno dalla coerenza tra gli obiettivi finanziari aziendali e quelli del programma. Bisognerà quindi fare in modo che il finanziamento risulti complementare rispetto l’attività aziendale.

Il secondo passo consisterà nell’individuazione delle opportunità di finanziamento più adeguate alla tua attività aziendale. Questo passo è di notevole importanza perchè ti suggerisce di evitare il tentativo di accedere a tutte le possibilità di finanziamento. Bisognerà fare uno screening che permette di individuare quelle più opportune allo sviluppo della tua impresa ed eliminare quelle che incoerenti risulteranno solo di intralcio durante la fase di implementazione. Un programma che prevede attività diverse dalla mission aziendale comporterà più uscite che entrate finanziarie.

Il terzo passo consisterà nella programmazione finanziaria di medio periodo per l’accesso ai fondi comunitari. Questa fase è importante perchè una programmazione di medio periodo, condotta dall’azienda, permette di conseguire importanti economie di scala e di specializzazione. Le prime derivano da una riduzione marginale del costo di accesso ai fondi e gestione degli stessi. Le seconde permettono di definire progetti competitivi ed innalzare il rapporto tra finanziamenti ottenuti e richieste effettuate.

Carta Sottosopra di Unipol Banca

Unicard Sotto Sopra è una carta prepagata ricaricabile emessa da Unipol Banca insieme a Unicard società controllata di Unipol Banca che commercializza le carte di credito e prepagate del Gruppo Unipol. Unipol Banca è una società che fa parte del Gruppo finanziario Unipol.

Carta Sottosopra è del circuito Visa Electron, ha un plafond di €5000. Carta Sottosopra è una carta anche per i giovani con età minima 13 anni, può richiederla anche chi non ha la residenza in Italia, si acquista presso le filiali di Unipol Banca al costo di €5.
La carta si ricarica in contanti presso le filiali di Unipol Banca al costo di €2, tramite il portale Unicard.it con altra carta Unicard al costo di €1,50, per i titolari di un conto corrente Unipol Banca tramite l’internet banking al costo di €1,50. L’importo minimo di ricarica è di €25.

Mentre il costo per il prelievo p di €2 da ATM in Italia e all’estero. Per prelievi e acquisti in valuta diversa dall’euro si deve aggiungere la commissione dell’1%.

Il saldo e movimenti della carta si possono consultare sul sito Unicard.it.
Inoltre è possibile attivare gratuitamente il servizio di SMS Alert. Permette di ricevere un messaggio SMS ogni volta che la carta viene utilizzata si riceve un SMS con le caratteristiche dell’operazione e il saldo della carta.
La richiesta del blocco della carta per furto o smarrimento è gratuito.

Altre spese.
Imposta di bollo su rendiconto periodico annuale per importi superiori a €
77,46.

Certificati di Deposito – Cosa Sono

C’è confusione quando si parla di tipologie di investimento bancario, tra le tante variabili andremo a chiarire questa volta l’opzione che prevede i famosi certificati di deposito, una prassi molto usata già da diversi anni che però nasconde delle particolari clausole che non tutti hanno chiare. Senza ulteriori indugi andiamo a spiegare quali sono i pro e i contro del rilascio dei certificati di deposito.

Cominciamo col dire che i certificati di deposito sono sostanzialmente dei titoli che il correntista riceve nel momento in cui viene stilato un rapporto d’affari con lo sportello bancario vincolando i propri risparmi, o parte di essi, per un limite di tempo stabilito. Ogni volta che viene sancita una operazione di questo tipo lo sportello bancario è tenuto a rilasciare un certificato di deposito, rispettando così la sua parte dell’accordo.

In linea generale i certificati di deposito subentrano quando il correntista chiede al proprio istituto bancario di vincolare una determinata somma di denaro per un periodo compreso tra i 3 mesi ed i 5 anni. La banca si impegna a corrispondere al correntista un determinato ammontare di denaro derivato dagli interessi maturati dal proprio risparmio vincolato. Il pagamento degli interessi arriva alla fine dell’accordo oppure per accordi superiori a 12 mesi si può scegliere eventualmente il pagamento annuale. Gli interessi maturati per la somma vincolata variano a seconda del tasso scelto, infatti il cliente potrà optare per un tasso fisso che mette al riparo da eventuali brutte sorprese, ed un tasso variabile che però nella migliore delle ipotesi potrebbe restituire un interesse percentuale maggiore di quello proposto dal tasso fisso.

Le tipologie di certificati di deposito sono solitamente tre, esse variano in base al tasso d’interesse scelto, vediamo quali sono

-Certificati a tasso fisso – come già spiegato il cliente conosce il tasso d’interesse apportato alla somma vincolata e questo non potrà variare fino al termine dell’accordo firmato.

-Certificati a tasso variabile – i tassi di interesse in questo caso sono vincolati dall’andamento del mercato e da altri fattori tra cui quello temporale.

-Certificati zero coupon – la terza opzione si riserva il diritto di corrispondere gli interessi solo al termine del periodo di vincolo, l’intero ammontare restituito dalla banca vedrà quindi la somma vincolata con l’aggiunta degli interessi maturati nel limite di tempo stabilito.

In conclusione ricordiamo che il certificato di deposito è una forma di guadagno particolarmente vantaggiosa per i piccoli investitori che vogliono vincolare il proprio denaro per un limite massimo di tempo non troppo impegnativo, bisogna però fare attenzione a tutte le clausole riguardanti lo sblocco di tali somme in via anticipata.

Carta Sempre di UBI Banca

Sempre prepagata di UBI Banca, del circuito della carta è Mastercard,con plafond di €3000,la validità della carta è 3 anni.

Sempre prepagata ha un costo di rilascio di €10. Con Sempre prepagata è possibile fare acquisti nei negozi convenzionati con il circuito Mastercard in Itali o all’estero e su internet. L’importo massimo di spesa giornaliero è di €3000, l’importo massimo di spesa mensile è di €3000.

Ricaricare la carta prepagata Sempre prepagata.
Risulta essere possibile ricaricare la carta in filiale al costo di €2,50, il primo caricamento è gratuito.
Da ATM della banca con carta Pagobancomat emessa dalla banca al costo di€1,50 , da ATM del network Qui Ubi al costo di €1. il limite massimo di ricarica è di €3000, il limite per ogni singola ricarica è di €500.

Prelevare contante con la carta prepagata Sempre prepagata.
Risulta essere possibile prelevare denaro in Italia e nell’Area Sepa da ATM convenzionati senza costi, Nei paesi Europei non area Sepa la commissione è del 2%, in valuta diversa dall’Euro oltre alla commissione del 2% si deve aggiungere la commissione di €0,50 per operazioni in valuta diversa dall’Euro. Il prelievo massimo giornaliero è di €250, mensile €3000.

Blocco rimborso.
In caso di smarrimento è possibile richiedere il blocco della carta presso la filiale che ha emesso la carta o chiamare il servizio d’allarme al numero verde 800.822.056. Il blocco della carta è gratuito. Si può richiedere il rimborso con somma superiore ai €5,la commissione è di €10. Per sbloccare la carta il costo è di €10.

Consultare saldo e movimenti.
E’ possibile consultare il saldo della carta da ATM della banca senza costi o da ATM Qui Ubi senza costi,da IVR la commissione è di €2. Oppure da internet per i clienti Qui Ubi. Tramite Call center. Con l’estratto conto, spese produzione ed invio estratto conto euro 1,60. Recupero imposta di bollo per invio estratto conto (se saldo estratto conto superiore a 77,47 euro) euro 1,81.

La carta Sempre Prepagata è disponibile anche in versione usa e getta e per giovani.

Mutui a Tasso Variabile – Vantaggi e Rischi

I mutui variabili hanno dei vantaggi tangibili, il costo non è mai stato così basso, si è giunti infatti al 2,1%. Ma quali sono i rischi? L’andamento del mercato prevede la salita vertiginosa del tasso qualora aumenta il costo del denaro. Paradossalmente più il tasso è basso più è soggetto ad ‘impennate’ dovute dall’oscillazione incontrollabile dei costi.

La logica è perlopiù questa: Se un mutuo parte al 4%, un aumento di due punti significa aumentare gli interessi del 50%, se invece parte dal 2% un uguale aumento fa lievitare gli interessi al 100%. Quello che il debitore che contrae il mutuo deve calcolare è la sua possibilità a rendere il prestito. Per rendere effettiva la restituzione bisogna infatti tener conto che non si deve mai superare con la rata mensile il 25% dello stipendio. Superata quella soglia la restituzione diventa ardua.

Chi percepisce un salario di 2000 euro, deve stare attento a non arrivare a rate superiori ai 500 euro. Bisogna quindi tener conto che magari una rata a tasso variabile di 400 euro potrebbe subire impennate radicali fino a raddoppiarsi e cioè giungere ad 800 euro, cifra non restituibile per le normali famiglie.

Bisogna quindi essere previdenti e risparmiare del denaro in previsione della crescita dei tassi ed essere pronti a chiedere rettifiche al contratto stipulato qualora si percepisca che la salita dei tassi è destinata ad aumentare notevolmente.

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