Ciao a tutti, da alcuni giorni sto leggendo il libro di Larry Williams “I segreti del trading di breve termine” seconda edizione, direi che è un libro molto interessante e vorrei condividere con voi alcuni pattern interessanti che erano già presenti nella prima edizione del libro. Ovviamente il pattern preso da solo non ha molto valore, ma deve essere considerato insieme alle condizioni del mercato che stiamo analizzando, oppure come consiglia lo stesso Williams filtrare il pattern non solo attraverso strumenti tecnici ma anche attraversa il filtro che definisce “TDW” ovvero, fare trading e quindi cercare il pattern per occasioni rialziste o ribassiste solo in determinati giorni della settimana nel quale il mercato va su o va giù. E’ un concetto molto affascinante, il fatto che ci siano giorni della settimana che i mercati vanno su e vanno giù peccato che le analisi fatte dal libro si occupano solo di pochi mercati e quindi volendo applicare il concetto agli altri mercati è necessario effettuare dei back test. In questa sede, vi parlerò delle due versioni del pattern ovviamenete invito il lettore ad acquistare il testo di Williams e non solo, se ritiene di buona fattura la tesi del “TDW” come filtro effettuare anche dei test che possono fornire informazioni anche su altri mercati non trattati nel libro.
Smash Day Buy Versione 1: Un pattern molto importante che si concretizza quando la chiusura di oggi è minore del minimo di ieri, entriamo long sopra il massimo di oggi;
Smash Day Sell Versione 1: Al contrario si concretizza quando abbiamo una chiusura di oggi maggiore del massimo di ieri, entriamo short sotto il minimo di oggi;
Smash Day Buy Versione 2: E’ leggermente più difficile da identificare ma funziona molto bene, ovvero non prosegue il movimento ma inverte. Si verifica se la chiusura di oggi è maggiore di quella del giorno precedente e la chiusura rientra nel 25% del range inferiore della barra di oggi entriamo long sopra il massimo di oggi, meglio se la chiusura è inferiore all’apertura;
Smash Day Sell Versione 2: In questo caso si registra una chiusura di oggi inferiore a quella di ieri che si trova nel 25% del range superiore della barra di oggi entriamo short sotto il minimo della barra di oggi, meglio se la chiusura è superiore all’apertura.
Abbiamo visto due pattern molto utilizzati dal noto trader Williams, ovviamente il solo pattern da solo spesso non giustifica l’apertura di una posizione, è necessario capire anche la direzione e il contesto del mercato nel quale stiamo operando. Se siamo su time frame a 4 ore è preferibile dare uno sguardo al time frame più grande ad esempio quello giornaliero, se siamo su quello giornaliero guardo spesso anche il settimanale per capire se sono in sintonia con il trend maggiore. Oltre al fatto che potremmo utilizzare altri filtri di diversa tipologia per operare con questi pattern descritti da Williams.
Il Cot (Commitments of Traders) è uno strumento molto importante per chi opera sui futures. Il Cot è aggiornato settimanalmente e riporta le posizioni aperte sul mercato dai Commercials, Large Speculator e Small Speculator. Dunque vediamo il significato di tutto questo. Il Cot può raffigurare le sole posizioni long o short oppure il dato più interessante è il Cot netto ovvero la differenza tra posizioni long e short.
Dunque come possiamo interpetrare questo dato ? Prima di tutto chiediamoci chi sono i Commercial, sono coloro che acquistano o vendono per interessi legati al proprio settore produttivo, mentre i grandi speculatori sono le banche, i grandi hedge founds che insieme ai commercial o anche da soli sono in grado di muovere il mercato. I piccoli speculatori siamo noi e in effetti se osservate un grafico del Cot netto vi rendete conto che i piccoli speculatori sono sempre in ritardo e spesso sono dalla parte sbagliata del mercato, spesso quando i grandi speculatori hanno posizioni aperte i piccoli sono usciti forse con delle perdite. Questo dato è molto importante, perchè può darci delle utili indicazioni sui movimenti dei big e quindi seguirli. Nella mia piattaforma di trading (Trade Navigator) ho già il dato del Cot settimanale aggiornato (ho la possibilità di vedere il Cot long, short e quello netto) a me interessa solo il netto, ciò mi permette di verificare chi sta muovendo il mercato e quali decisioni assumere. Ad esempio se i commercial o gli hedge founds si stanno muovendo al rialzo potremmo cercare un pattern rialzista per tentare di entrare nella direzione dei big e viceversa. Per verificare l’efficacia del Cot, ho preparato una regola di entrata che semplicemente acquista quando il Cot è maggiore di zero e vende quando il Cot è minore di 0. Questa semplice regola di entrata su grafico giornaliero, ha realizzato performance di tutto rispetto.
Questa specie di trading system consentitemi di chiamarlo in questo modo, è stato testato sul SP500 dal 01/02/2012 al 30/08/2014. Abbiamo avuto un profitto consistente, e la percentuale dei trade vincenti è stata di circa il 65%. In questo caso non mi interessa quanto il sistema ha guadagnato o il payout perchè non è un trading system a me è servito solo a capire che seguendo solo l’incremento o il decremento del COT ho avuto ragione il 65% delle volte, e che abbinandolo ad una tecnica di ingresso potrei ottenere risultati ancora migliori. Per vostra curiosità il mio stop loss era di 750 $ con 3 contratti, con primo target di 2 contratti a 550 $ e trailing stop di 400 $ sull’ultimo contratto. Ovviamente questi dati sono solo per vostra curiosità ma l’intendo come ho spiegato non è costruire un trading system ma dimostrare l’efficacia del COT nelle nostre decisioni di ingresso.
Come ho detto più volte non voglio assolutamente creare un trading system ma semplicemente dimostrare che possiamo basare le nostre decisioni prendendo in considerazione anche il Cot che può incrementare notevolmente le probabilità di riuscita di un operazione. La brutta notizia è che il Cot può essere usato solo per i futures americani, non esiste ovviamente il Cot sul forex spot ma solo su alcuni futures valutari e non esiste il Cot sulle azioni. Per chi opera sui futures Usa può trovare, a mio parere un utile strumento da affiancare alla propria attività di trading. Un ultimo riferimento è il sito dove potete scaricare i dati del Cot, eccolo qui: Sito Cot . Ovviamente il sito vi offre delle tabelle, se volete un grafico del Cot sotto ad esempio il grafico dei prezzi dovreste integrarlo nella vostra piattaforma di trading o chiedere al responsabile della vostra piattaforma o al broker di fornirvi questo strumento.
Ross Hook letteralmente vuol dire uncino di Ross. Nella lettura utilizzerò le iniziali RH per indicare un Ross Hook. L’ideatore ufficiale di questo pattern grafico è il noto trader Americano Joe Ross, che tra i tanti manuali che ha scritto (tutti estremamente interessanti), ne ha dedicato uno proprio a questo pattern grafico dal titolo “Ross Hook”. Nelle spiegazioni, Ross utilizz i grafici a barre, io invece vorrei dare una spiegazione alternativa, ovvero utilizzare i grafici a candele che a mio parere possono contribuire a filtrare meglio il RH da eventuali falsi segnali. Veniamo alla definizione generale di RH. In un mercato che sta salendo (Trend Rialzista), dopo la rottura di una congestione o di una trading range, oppure dopo una formazione 1-2-3 Low, ogni barra nel nostro caso candela, che non riesce a formare un nuovo massimo costituisce un RH. Viceversa in un mercato che scende (Trend Ribassista),dopo la rottura di una congestione o di una trading range oppure dopo una formazione 1-2-3 High, ogni barra nel nostro caso candela, che non riesce a formare un nuovo minimo costituisce un RH. Dopo aver verificato le condizioni preliminari alla formazione del pattern, ovvero rottura di congestione o trading range oppure formazione 1-2-3 di High o Low, la regola è di acquistare(o shortare se il trend è ribassista) alla rottura della candela del RH (tuttavia esiste una tecnica che vedremo successivamente, che si chiama Trader’s Trick che vi consente di entrare con anticipo rispetto alla rottura, ovvero entrare sulla rottura della candela di correzione). Altra regola importante. un RH può essere composto da un massimo di tre candele dopo di che si smetterà di cercare la rottura. Da cosa dipende un RH? Perche si forma? La spiegazione più logica, è che dopo l’inizio del trend o dopo la rottura della congestione, alcuni operatori prendano profitto chiudendo parte delle posizioni aperte o altri chiudono le posizioni per limitare eventuali perdite essendo entrati dalla parte sbagliata del mercato, ciò comporta lo svilupparsi di una candela di correzione. Tuttavia è presente la possibilità che il pattern grafico si rilevi falso, ovvero non si verifica un inversione del trend dano luogo alla formazione di un Reversal Ross Hook (un uncino capovolto).
Questo pattern può essere utilizzato senza l’uso di indicatori e oscillatori, con un grafico pulito, una semplice media mobile e i volumi. Infine notate come le candele, sono al di sopra della media mobile 3×3 (3 periodi anticipata di 3), a dimostrazione della forte spinta rialzista del mercato. Il Ross Hook prende spunto dal metodo di Livermore sviluppato più di un secolo prima, che attraverso una serie di semplici regole mostra come fare trading profittevole seguendo il trend. Chi era Livermore e il suo semplice metodo, sarà illustrato nel successivo articolo. Come dimostrato, il trading è fatto di cose semplici, per dire che il trend è al rialzo non ho bisogno di un indicatore mi basta guardare il grafico e con l’analisi candlestick ho maggiori certezze del movimento di mercato. La semplicità è l’arma segreta del trader.
In questa guida parlerò di un sistema di trading antico ma molto efficace, dal quale se riflettiamo bene, sono stati tratti molti dei pattern grafici che utilizziamo oggi. Ma una domanda è d’obbligo, chi era Livermore? Livermore ha gravitato intorno a Wall Street tra il 1890 – 1943, di umili origini è andato dalle stalle alle stelle per poi ritornare alla stalla. Morì nel 1940, ma alle sue spalle ha lasciato 30 anni di trading sui mercati ottenendo risultati spettacolari. La capacità di accumulare grandi fortune rappresenta allo stesso tempo la sua grande abilità nei mercati ma allo stesso tempo il fatto che abbia perso tutto è imputabile espressamente al problema psicologico. Dopo una serie di campagne di successo sui mercati, insieme ai soldi arrivò presto fama e grande pubblicità. Tutto ciò inculcò in Livermore un emozione pericolosa, ovvero credere di avere il controllo del mercato. Per quanta ricchezza aveva accumulato, non aveva e non avrebbe mai potuto avere il controllo del mercato, così la sua estrema fiducia e la scomparsa della sensazione di pericolo lo posero nelle condizioni di effettuare operazioni disastrose che lo ridussero in povertà o meglio a restituire i milioni di dollari che aveva accumulato. Ecco perchè un ordine di stop loss è fondamentale, qualsiasi cosa pensiamo e qualsiasi sia la probabilità che crediamo essere a nostro favore. E’ una storia che ha anche carattere educativo per neofiti e professionisti. Ora passiamo all’aspetto più propiamente tecnico, come operava Livermore? Ma prima vi dirò che lavoro svolgeva Livermore. Livermore iniziò la sua professione di trader molto giovane, all’età di 14 anni, come ragazzo della lavagna delle quotazioni di Wall Street del 1890. A quei tempi non esistevano i moderni computer, quindi ogni impiegato stava in piedi vicino al tricker e ripeteva ad alta voce i prezzi delle varie azioni man mano che venivano battute sul nastro di carta. I “ragazzi della lavagna” stavano con il gesso in mano e aggiornavano i prezzi sulla lavagna delle quotazioni. Dopo giorni e giorni di scrittura ed osservazione dei prezzi, Livermore scoprì che le azioni mostrano ciò che egli chiama “habits” ovvero consietudini, prima di iniziare movimenti significativi di avanzamento e declino. Gli habits non sono altro che i moderni pattern grafici che studiamo nei libri di analisi grafica. In poche parole il prezzo gira intorno ad un valore, sale un pochino e scende un pochino, ma rimane ancorato in prossimità di un valore, finchè per l’appunto non si ha un esplosione che produce un alzamento o abbassamento dei prezzi ovvero dei trend, in poche parole trading range e congestioni. Essendo abile ed avendo una buona memoria, egli iniziò a riconoscere gli habits e con un interpretazone corretta del loro significato, riuscì ad anticipare il movimento dei prezzi. Quando non lavorava alla lavagna, si recava presso i bucket shops a scommettere sulle quotazioni. Nel 1890 i bucket shop erano piccole sale private, nel quale la gente poteva puntare sull’andamento dei prezzi delle azioni. I margini per aprire una posizione erano molto piccoli, e la clientela era composta esclusivamente da persone che non avevano abbastanza denaro per fare trading con le azioni vere. Per Livermore questo era un mezzo perfetto per applicare e sviluppare i suoi metodi. Man mano che speculava, guadagnava e dopo un pò smise di fare il ragazzo della lavagna e cominciò ad operare per proprio conto, e con un capitale sufficiente cominciò ad operare sulle azioni. Il metodo di Livermore non è per niente complicato. I primi sistemi di trading non erano nient’altro che delle regole ch segnalavano l’inizio di un trend se i prezzi avessero superato un massimo precedente (Trend al rialzo), o se fossero scesi al di sotto di un minimo precedente (Trend ribassista). Non veniva utilizzato alcun indicatore matematico, anche perchè senza l’uso di pc era molto faticoso e rchiedeva molto lavoro. Il concetto al base del metodo è semplice, se infatti il prezzo ha la forza di muoversi superando massimi o minimi precedenti, questo avrebbe indicato che qualcosa di importante era cambiato. In poche parole questa tecnica altro non è che una rappresentazione di un grafico swing. Che cosa è un grafico swing? Un grafico a swing è la rappresentazione dei prezzi in cui le variazioni vengono riportare solo se superano un certo ammontare, espresso in € oppure in %, il valore minimo al di sotto del quale le variazioni non vengono riportare si chiama “filtro di swing” e determina la frequenza degli swing stessi e anche la sensibilità del grafico.
Le regole per la costruzione di un grafico a swing sono
Selezionare l’ampiezza del filtro dello swing, es. 5%;
Selezionare l’intervallo temporale, e tracciare una linea verticale verso l’alto se il prezzo sale o verso il basso se il prezzo scende;
Se mentre si sta disegnando una barra verticale che sale ma il prezzo ad un certo punto scende ma non in misura pari al filtro di swing non si disegna nulla;
Se invece il movimento in direzione opposta avviene in misura pari o superiore al fltro di swing, allora ci si muove di una colonna verso destra e si inizia a disegnare una nuova barra che si muove in direzione opposta. La barra precedente a questo punto rappresenta uno swing completo.
Queste sono le regole generali. L’elemento importante di un grafico swing è la capacita di individuare movimenti importanti e nell’eliminazione delle false inversioni. Questa è la meccanica di qualsiasi tecnica di trading discrezionale o meccanica. Livermore catalogava i movimenti di mercato in trend rialzista,trend ribassista,reazione naturale,reazione secondaria,rally naturale e rally secondario. Egli utilizzava due filtri, quello principale che chiamava “filtro di swing” ed un altro, di metà ampiezza del primo chiamato “fltro di penetrazione”. Le penetrazioni erano significative a determinati livelli di prezzo che egli chiamava pivot point. In pratica i pivot point non erano altro che massimi e minimi di ciascun swing e che venivano contrassegnati con le lettere. La tecnica consiste nell’assumere posizioni solo nella direzione del trend primario. Un trend primario rialzista è definito da pivot point ovvero massimi e minimi sempre maggiori che ne danno conferma. Mentre un trend primario ribassista è definito da pivot poin ovvero massmi e minimi sempre decrescenti. Il filtro di penetrazione non deve essere perforato in direzione contraria. Il trend rialzista rimane in corso fintanto che i prezzi non scendono al di sotto del precedente pivot point ovvero il massimo precedente, in misura pari almeno a quella del filtro di penetrazione. In un trend ribassista il trend rimane in corso fintanto che i prezzi non salgono oltre il pivot point ovvero il minimo precedente, in misura pari almeno a quella de filtro di penetrazione. L’aspetto importante è che ogni volta che il trend primario è intatto cioè si ha una nuova perforazione del massimo (trend al rialzo) o del minimo (trend al ribasso) si incrementa la posizione.
Come ho accennato, questa semplice tecnica è applicata ancora tutt’oggi e molti pattern grafici si ispirano ad essa. Esempio il Ross Hook, rottura del massimo per dirci che il rialzo continua ha come base proprio questa semplice tecnica di Livermore, In poche parole, l’insegnamento è molto semplice, tradare nella direzione del trend principale, verificare le rotture dei minimi (se il trend è ribassista) o le rotture dei massimi (se il trend è rialzista), e prima di pensare ad un inversione attendere che non si verifichi una reazione secondaria.
Un’importante figura che preannuncia un inversione del trend è 1-2-3 Massimo e Minimo, scoperti dal noto trader americano Joe Ross. Sono due pattern d’inversione molto importanti, che preannunciano un imminente cambio di trend. Analizzeremo separatamente i due pattern.
1-2-3 Low
Questo pattern d’inversione rialzista, si forma in un trend al ribasso, abbiamo una prima candela che forma un minimo assoluto o relativo, dopo di che si forma una seconda candela che non rompe il minimo della prima candela, ma rompe il massimo della prima candela, formando una serie di candele fino alla candela 2 che forma un massimo relativo rispetto alle precedenti candele. Dopo si formano un serie di candele che rompono il minimo della seconda candela ma non riescono a rompere il minimo della prima candela, il mercato infatti cambia direzione volgendo al rialzo e rompendo il massimo della seconda candela, in questo caso entreremo long alla rottura del massimo della seconda candela.
1-2-3 High (1-2-3 Massimo)
Questo pattern è d’inversione ribassista, si forma in un trend al rialzo, abbiamo una prima candela che forma un massimo assoluto o relativo, dopo di che si forma una seconda candela che non rompe il massimo della prima candela, ma rompe il minimo della prima candela, formando dei minimi successivi fino a formare una seconda candela che forma un minimo relativo. Dopo si formano un serie di candele che rompono il massimo della seconda candela ma non riescono a rompere il massimo della prima candela, il mercato infatti cambia direzione volgendo al ribasso e rompendo il minimo della seconda candela, in questo caso entreremo short alla rottura del minimo della seconda candela.
In entrambi i casi la rottura del massimo della candela 1 nel 1-2-3 High e del minimo della candela nel 1-2-3 Low, annullano la formazione, riprendendo il trend iniziale. Sono formazioni che si formano in ogni intervallo temporale. Dal punto 1 al punto 2 e dal punto 2 al punto 3 vi possono essere più di una candela. Inoltre man mano che i prezzi si avvicinano al punto 2 una parte dei ribassisti incomincerà a liquidare le sue posizioni intuendo di essere dalla parte sbagliata del mercato ed alla rottura definitiva avremo un’accelerazione ancor più forte nel movimento dei prezzi perché oltre a coloro che compreranno si aggiungeranno coloro che, al ribasso, cercheranno di chiudere quanto prima le posizioni in perdita.
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