Tecniche di Trading – Trader’s Trick

La Trader’s Trick è una tecnica di anticipo di ingresso, ideata dal noto trader americano Joe Ross. La TTE permette di battere gli interni al loro stesso gioco. Gli operatori interni del mercato spesso costruiscono movimenti diretti a colpire quei punti in cui sono accumulati gli ordini. Quante volte un Ross Hook si rileva falso? Quante volte un break out si rileva un falso segnale? La TTE risponde proprio a questi interrogativi. Quando facciamo trading sul Ross Hook noi vogliamo entrare prima dell’effettiva rottura del Ross Hook. Se la rottura non è falsa, vuol dire che il mercato correrà oltre quel punto e avremo ottenuto un profitto significativo. Ma se la rottura si rileverà falsa avremo coperto i costi e preso un piccolo profitto. Lo scopo è semplicemente di entrare alla rottura della barra di correzione, quindi anticipare la rottura effettiva del massimo o minimo. Normalmente la TTE viene limitata a non più di tre candele, dopo di che non si cerca più di entrare. A questa regola vi è un eccezione, in caso di doppio e triplo massimo o minimo, le candele valgono come una sola candela. Con questa tecnica, molto semplice, evitiamo di entrare e vederci estromessi dopo un pò. Se la rottura del RH è falsa realizzeremo un piccolo profitto altrimenti avremo un profitto molto elevato. Altro aspetto importante è che la distanza tra il RH e la candela di correzione sia tale da consentirci di coprire il rischio connesso al trader e di avere un piccolo profitto.

Cosa Sono i Pullback

Il concetto di Pullback lo possiamo ritrovare negli scritti di Dave Landry. Consiglio ovviamente di acquistare i suoi libri che sono scritti in linguaggio chiaro e comprensibile a tutti. Prima di introdurre il concetto di pullback dobbiamo introdurre la nozione di trend. Quante volte abbiamo sentito “il trend è tuo amico?”. Molti trader ritengono di essere trend follower (inseguitori di trend) ma in realtà fanno di tutto per non seguire il trend, facendosi prendere dall’emozione e tradando in contro tendenza, il problema è che tradare in controtendenza ci espone a maggiori probabilità di subire perdite, anche se per brevi trade possiamo trarne un piccolo profitto adottando delle tecniche, ma il consiglio resta sempre quello di tradare con il trend. Se decidiamo di tradare nella direzione del trend, dobbiamo rispettare questa condizione e non fare il contrario di tutto. Il Trend non è altro che una tendenza, i prezzi seguono una tendenza più o meno definita, come può essere questa tendenza? I prezzi possono salire (Trend crescente), scendere (Trend Discendente) o restare più o meno in laterale, ovvero non salgono e non scendono ma restano all’interno di un range non riuscendo a formare nuovi massimi o minimi. Come determiniamo il trend? La risposta è molto semplice, ma da moltissimi trader viene del tutto ignorata, semplicemente tracciamo una freccia per capire se il mercato si muove verso l’alto o verso il basso oppure è laterale. Quando il mercato si sta muovendo verso l’alto (Trend crescente) vuol dire che forma nuovi massimi (consiglio di rimpicciolire il vostro grafico e guardare attentamente i nuovi massimi ) mentre al contrario non riesce a formare nuovi minimi anzi ci troveremo con minimi più bassi del precedente. In questo caso possiamo tracciare una freccia e capire che la direzione del mercato è al rialzo. Un mercato è in un trend ribassista quando sta formando nuovi minimi (consiglio sempre di rimpicciolire il grafico) mentre al contrario non riesce a formare nuovi massimi che anzi dobbiamo registrare massimi decrescenti. Tracciamo una freccia nella direzione dei nuovi massimi e scopriremo che la freccia è ribassista ad indicare un trend in discesa. Al contrario un mercato è laterale quando non si formano ne nuovi massimi e ne nuovi minimi ma i prezzi si muovono all’interno di un canale, e possiamo agevolmente disegnare una freccia che non sarà ne crescente ne decrescente ma semplicemente orizzontale.

I mercati quando sono in tendenza lasciano tracce, come la formazione di nuovi massimi o minimi, breakout, gap, lap ecc. Un elemento importante in un trend è la persistenza, ovvero la capacità di mantenere intatta la tendenza, in maniera molto semplice possiamo misurarla come il numero di barre che formano nuovi massimi o minimi a seconda della tendenza. In un trend rialzista si formano nuovi massimi crescenti e minimi decrescenti, la persistenza sarà data dal numero di barre che formano nuovi massimi. Maggiore è il numero di barre che formano nuovi massimi e più elevata sarà la persistenza del Trend.

 

Come Risparmiare Energia sul Riscaldamento di Casa

Le nostre case sono già attrezzate, il problema infatti non è il calore, ma il risparmio energetico, che può pesare sul bilancio familiare in maniera determinante. In questo articolo vi proponiamo alcuni suggerimenti per risparmiare energia ed avere una casa sempre calda, piccoli espediente per alleggerire la bolletta a parità di temperature.

Quando il riscaldamento è acceso non si deve coprire il termosifone con rivestimenti fissi o removibili (mobili, asciugamani, tende). Se il calorifero si trova sotto la finestra le tende vanno tenute aperte per permettere una buona circolazione dell’aria.
Isolare la parete dietro al termosifone inserendo pannelli termoisolanti sul retro dei caloriferi, intervento particolarmente consigliato per le pareti esposte verso l’esterno. Si tratta di un accorgimento molto importante, basta pensare che la dispersione termica è proporzionale alla differenza di temperatura tra esterno ed interno. Il risparmio energetico dipende dalla superficie che si isola ossia dalle dimensioni del pannello e dalle sue caratteristiche termoisolanti.
Quando comincia a fare buio è utile chiudere al più presto le persiane o abbassare le tapparelle in quanto con questo semplice gesto si crea una camera d’aria tra la finestra e l’esterno. Il risparmio energetico ottenuto dipende dal tipo di serramenti che abbiamo, se si hanno serramenti con vetri singoli il risparmio ottenuto con questa operazione è sicuramente minore, comunque anche in tal caso si ottengono buoni risultati. Va ricordato che nelle case, anche se bene isolate, la dispersione massima a parità di superficie si ha attraverso i serramenti. Se non volete cambiare tutto potete pensare di installare un doppio vetro sul serramento esistente o orientarvi verso l’applicazione sui vetri singoli di appositi film trasparenti e termoisolanti.
Ricordare che il 10% della bolletta annuale per il riscaldamento viene disperso per i ricambi d’aria; se pur necessari per mantenere la salubrità degli ambienti, d’inverno cercate di arieggiare i locali solo nelle ore più calde della giornata, ovvero nel primo pomeriggio. L’aria che entrerà in casa sarà più calda di parecchi gradi rispetto a quella che entrerebbe al mattino o alla sera. Al contrario d’estate le stanze vanno arieggiate nelle ore più fresche.
Molto utile è fare la regolare manutenzione della caldaia, provvedendo regolarmente alla pulizia della caldaia e dei caloriferi che vanno fatti sfiatare all’inizio della stagione fredda. Per la manutenzione della caldaia può essere conveniente stipulare un contratto con un’azienda specializzata, facendo attenzione ai termini per l’eventuale recesso.
Spegnere il riscaldamento di notte; nelle ore notturne è opportuno spegnere la caldaia e regolare il timer per farla riaccendere due ore prime di quando ci si dovrà alzare.
Installare valvole termostatiche sui termosifoni che permettono di controllare la temperatura in ogni stanza, la temperatura ideale d’inverno è venti gradi.

Patrimonio di Funzionamento in Economia Aziendale – Significato

Il patrimonio di funzionamento si determina al termine di ogni periodo amministrativo in stretta connessione con il reddito d’esercizio. Ciò in quanto fanno parte del patrimonio, oltre alle disponibilità liquide e ai crediti e debiti, anche tutti i costi e ricavi non di competenza del periodo amministrativo che daranno la loro utilità in futuro.

Il patrimonio di funzionamento è costituito da

costi e ricavi residuali (che non hanno partecipato alla determinazione del reddito d’esercizio) in quanto non di competenza del periodo amministrativo e che sono da rinviare all’esercizio futuro

crediti e disponibilità liquide

debiti verso finanziatori e fornitori

ratei, fondi oneri e fondi rischi.

Si tratta quindi di un concetto importante in economia aziendale.

Swaption – Definizione e Significato

Swaption è lemma del vocabolario finanziario, ottenuto con la crasi di due termini: swap e option. La fusione a livello
linguistico, si traduce – sul piano pratico – nella creazione di uno strumento “composto”; swaption infatti è l’opzione su
un interest rate swap. In altre parole, essa conferisce al titolare il diritto di stipulare, a una certa data e alle condizioni
prefissate, uno swap su tassi di interesse.

Come qualsiasi altra opzione, anche la swaption può essere call o put. Con la prima, il portatore ha diritto di acquistare
uno swap, cioè di pagare un interesse fisso e di ricevere il pagamento di un interesse variabile. Per questo motivo, può
essere anche definita payers.
Al contrario, quando è put, il titolare ha diritto di vendere uno swap, e quindi di pagare un interesse variabile e di ricevere
in cambio il pagamento di un interesse fisso. In quest’ultimo caso, viene anche denominata receivers.
Il tasso di interesse variabile, di norma, è determinato in riferimento al tasso Libor (),
ossia il tasso di interesse richiesto a Londra dalle banche su un deposito in eurovaluta.

Il pregio della swaption è quello di consentire al titolare di acquisire il diritto di concludere uno swap alle condizioni
prevalenti al momento dell’acquisto dell’opzione. Ai vantaggi connessi allo swap, unisce così quelli dati dall’utilizzo di
un prodotto derivato, ossia precipuamente il vantaggio di fissare oggi i parametri del futuro.

In particolare, la swaption si rivela uno strumento molto importante per le imprese in periodi di incertezza sui tassi di
interesse. Se una società trova conveniente tramutare propri debiti a tasso variabile in tasso fisso, e altresì sa che tra un
anno prenderà a prestito una determinata somma a tasso variabile, può acquistare una call. La eserciterà, se nel frattempo sarà diventato più oneroso fare uno swap, ossia se il tasso fisso da pagare sarà superiore a quello stabilito nella swaption; viceversa, stipulerà uno swap alle migliori condizioni di mercato e lascerà che il diritto acquistato si estingua inutilizzato. Uno strumento analogo alla swaption è il forward swap, detto anche deferred swap o, nella traduzione italiana,
swap differito. Anche in tal caso, le condizioni per l’esercizio dello swap risultano determinate in anticipo. Tuttavia, a
differenza di una swaption, il forward swap non dà al titolare possibilità di scelta. Egli deve necessariamente stipulare lo
swap alle condizioni prestabilite, anche qualora l’evoluzione del mercato abbia una dinamica diversa da quelle previste. In contropartita però, il forward swap non comporta costi iniziali.

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