Come Confrontare le Offerte per Comprare Casa

La casa è un investimento per la vita, uno dei beni più preziosi, se non il più prezioso in assoluto, che un uomo possa avere. Acquistarla, però, implica un notevole sforzo economico, ed è importante non scegliere ad occhi chiusi l’intermediario finanziario a cui rivolgersi, ma valutare più offerte. In questa guida troverai alcuni utili consigli in merito.

Se non sai come muoverti, e che parametri prendere in considerazione, potresti trasformare l’acquisto della tua casa in un vero e proprio incubo. La prima cosa da fare in assoluto è quella di recarti presso gli uffici di diversi intermediari e richiedere a ciascuno il foglio comparativo riguardante, appunto, i mutui.

Se la sede dell’intermediario è abbastanza distante, e vuoi prendere visione del foglio comparativo prima di recartici personalmente, puoi semplicemente collegarti al sito dell’intermediario, oggi sono moltissimi quelli che ne hanno uno, e procedere con la visualizzazione del documento comodamente seduto sulla tua poltrona. Risulta essere importantissimo che tu possa avere i fogli comparativi di tutti gli intermediari tra cui vuoi scegliere, in quanto tra l’uno e l’altro i tassi e le condizioni possono essere molto variabili.

Considera sempre il valore del cosiddetto spread, ovvero la differenza tra il tasso di riferimento e quello di interesse che poi ti verrà applicato e il TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale, grazie al quale potrai avere un idea sul costo effettivo del mutuo, comprese le diverse spese ad esso collegato.

Risulta essere importante anche che tu verifichi i piani di ammortamento che i vari intermediari ti offrono, ed il tempo di concessione previsto, che naturalmente deve coincidere con quelle che sono le tue necessità. Non essere frettoloso nella decisione, e valuta per bene il tutto seguendo il tuo metro di giudizio, senza farti influenzare da nessuno.

Qualora tu non ne sia a conoscenza, sappi che esiste una legge antiusura, alla quale gli intermediari in generali devono attenersi.

Come Investire in Arte

L’arte è denaro è una frase che ascoltiamo spesso, ma certamente non sappiamo a cosa si riferisce. Effettivamente l’arte può trasformarsi veramente in denaro, diventando un vero e proprio investimento, con nulla da invidiare alla borsa e alla banca.

Se si vuole intraprendere un investimento del genere basta seguire piccole regole ed essere veramente appassionati di arte.

Il mercato dell’arte è però molto particolare, ed occorre pazienza e apprezzamento per l’antiquariato. Si rivela redditizio solo nel lungo periodo, perchè spesso risulta arduo stabilire con certezza la paternità e quindi il valore di un pezzo d’epoca.
Bisogna sempre consultarsi con un esperto, per stabilire se l’acquisto è conveniente o se la somma che ci è stata offerta favorisce la vendita.

Occorre essere sempre informati sui prezzi di listino, e ricordarsi che è sempre meglio comprare un buon lavoro di un artista semi sconosciuto che un lavoro di basso livello di un artista noto.
Acquisto e vendita di mobili

Per il mercato dei mobili occorre invece avere buon occhio e sapere che i mobili piccoli costano più di quelli grandi.

Per vedere se i mobili antichi comprati alle aste sono autentici, basta infilarvi dentro uno spillo. Se questo entra verticalmente in profondità, allora ci sono dei dubbi sull’esatta provenienza degli oggetti che stiamo acquistando.

I mobili, oltre ad essere molto belli ed utili per arredare dei locali, sono un vero e proprio investimento nel tempo, perchè il loro valore cresce col passare degli anni.

Come Nominare Amministratore di Condominio

L’amministratore spesso è una figura sfuggente. Ha diversi compiti, ma spesso non svolge bene il suo lavoro e non sempre si adopera in tal senso. Se sei insoddisfatto dell’operato dell’amministratore del tuo condominio, puoi revocargli l’incarico ed eleggerne un altro. Vediamo come.

Risulta essere un’annosa questione quella di stabilire quanto pagare un amministratore di condominio. La prima cosa che devi stabilire, è se dare un compenso mensile o scegliere un forfait annuale. Puoi anche avvalerti di tariffari di categoria, stabiliti dalle associazioni rappresentative, ma questi sono soltanto indicativi.

Ma puoi definire il compenso sostanzialmente in due modi, in maniera analitica, indicando la retribuzione di ogni singola prestazione, come le assemblee ordinarie e straordinarie, le lettere di sollecito, le spese di cancelleria e di telefonia, l’assistenza per i lavori, sia ordinari e sia straordinari.

In alternativa, modo forfettario, con l’attribuzione di una somma complessiva. Però tieni presente che se scegli questa modalità di pagamento, l’amministratore potrebbe chiederti di essere pagato a parte per seguire l’esecuzione di lavori straordinari, eventualmente deliberati dall’assemblea. Se scegli il sistema forfettario, è meglio se chiarisci questi aspetti, stabilendo se, e quanto, queste retribuzioni debbano essere retribuite.

Investimenti Stranieri in Italia

L’Italia non gode di buona situazione economica e di stabilità politica, almeno è quanto si capisce dall’orientamento degli investitori stranieri che vedono il nostro Paese inadeguato per importare capitali e nuove industrie, in quanto le tasse statali risultano essere troppo alte, i governi troppo instabili, l’economia troppo debole e i lavoratori molto poco flessibili e volenterosi.
Paesi europei come Gran Bretagna, Francia e persino Spagna, attirano molti più investitori. Da dati statistici risulta che l’Italia occupa solo il quindicesimo posto nella classifica degli investitori, e cioè solo l’1,8% degli investimenti europei.

Secondo Ernst and Young, che ha condotto questo studio, la causa principale è il periodo di stasi economica che investe la penisola. Gli investitori stranieri preferiscono infatti puntare sui Paesi emergenti, come l’India e la Cina, ma anche Russia e Stati Uniti continuano ad avere il loro fascino sugli investimenti.

Dato non trascurabile è anche l’instabilità politica, che nuoce gravemente alla salute economica di un Paese, la mancanza di trasparenza e le pesanti tasse, che colpiscono i capitali e che allontanano gli investitori.

Che dire poi della non flessibilità del lavoro. Aanche questa certo non aiuta i capitali esteri a trasferirsi da noi, in quanto si cerca sempre il meglio dai lavoratori risparmiando il più possibile e massimizzando gli investimenti. La flessibilità è giudicata come requisito indispensabile per società di software e di servizi alle imprese che sono le maggiori fonti di investimento straniere.

Nonostante tutto però dall’estero apprezzano la professionalità dei nostri lavoratori, la specializzazione, e lo stile di vita elevato che ancora perdura da noi.
Ciò nonostante quindi alcuni punti di forza li abbiamo, ed abbiamo quindi la speranza di una veloce ripresa che speriamo tutti non tardi a venire.

Scroll To Top