Internet è ormai una realtà consolidata: come potrebbero dunque non prendere sempre più piede tutti i lavori correlati al mondo della rete? Tra i mestieri che si stanno facendo sempre più strada si annovera di certo il lavoro di articolista freelance o web writer. Se ci si mette passione ed impegno si può fare dello scrivere per il web una vera e propria professione godendo, inoltre, essendo un web writer, di una certa autonomia. Prima di intraprendere quest’avventura nel mondo degli articoli scritti per internet bisogna innanzitutto verificare d’essere in possesso dei requisiti indispensabili: scrivere un articolo per il web è qualcosa che forse di primo acchito può apparire semplice, quasi intuitiva, ma in realtà non è così.
Sapere scrivere non è una dote per nulla scontata: ci vuole, ovviamente, una perfetta conoscenza della lingua italiana e delle sue regole grammaticali, ma serve anche molto di più. Un articolo, difatti, per essere un buon articolo, non solo deve essere scritto in ottimo italiano, ma deve anche risultare interessante e scorrevole. Per scrivere articoli interessanti è necessario essere sempre capaci di focalizzare bene ciò che si intende dire e di dirlo nel modo più fluido possibile: leggere un articolo su internet deve essere piacevole, se l’articolo è magari anche ben scritto grammaticalmente ma ripetitivo, con frasi di non facile comprensione, difficilmente diventerà un articolo di successo. Una volta appurato che siete effettivamente in possesso delle caratteristiche fondamentali per lavorare come articolisti freelance, che fare?
Le opzioni sono diverse ma naturalmente non tutto è per tutti. Siti che pagano cifre di tutto rispetto per avere degli articoli? Esistono senza dubbio ma è quantomeno difficile che siano accessibili ad un articolista alle prime armi. Il primo passo è così spesso quello di affidarti ad uno dei numerosi siti o blog “paid to write”. Questi siti, solitamente, pagano soltanto attraverso Google Adsense. Praticamente l’articolista guadagna una percentuale variabile (che solitamente oscilla tra il 70% e il 100%) dei profitti ottenuti dai banner pubblicitari che vengono sistemati dal sito nell’articolo del web writer in questione. Per guadagnare, dunque, l’articolista ha bisogno che gli utenti clicchino sugli annunci pubblicitari presenti sui suoi articoli: diviene così necessario avvicinarsi al complesso mondo del SEO per sperare di ottenere quante più visite possibile. Questa non è tuttavia l’unica soluzione: non dimentichiamo difatti che taluni siti e blog, nonché dei content marketplace, offrono una retribuzione fissa. Cosa significa? Vuol dire che si viene pagati una certa cifra prestabilita per ogni parola che si scrive nel proprio articolo. Per questo tipo di lavoro è necessaria la Partita IVA, a meno che non sia un lavoro occasionale e quindi sia possibile emettere un ricevuta per prestazione occasionale.
Non solo se si vuole diventare web writer sembra consigliabile e in gran voga la pratica di aprire un proprio blog dove farsi un po’ di pubblicità per poi aspettare il contatto con chi ha necessità del servizio. Un ottimo portfolio è il miglior modo per pubblicizzarsi.