Come Aprire un Negozio Online

Che tu sia il produttore di un bene o servizio, il titolare di un negozio che vorrebbe espandere la sua attività online o più semplicemente un blogger che vorrebbe ricavare qualcosa vendendo il suo ultimo libro, avrai già accarezzato l’idea di aprire un tuo negozio online, ma avrai anche dovuto ad affrontare i primi problemi per avviare l’attività.

Da dove incominciare? È meglio aprire una paginetta sul noto e collaudato eBay o integrare un negozio sul tuo sito?

La credibilità è un requisito fondamentale per qualunque tipo di negozio. Se si tratta di un negozio online, poi, dove tutto si basa sulla fiducia riuscire ad apparire rassicuranti e professionali è vitale. I clienti non possono vedere il prodotto, te o il negozio, se non in una foto che, sebbene aiuti, non garantisce per nulla che quello che si vede sia quello che otterranno. Questo fa nascere mille dubbi sulla qualità del prodotto che riceveranno, sulla sicurezza dei loro dati personali e sulla serietà del negozio.

Come fare per migliorare la tua credibilità? Voglio condividere con te quattro semplici consigli che potrai mettere in pratica senza troppe difficoltà, ma che garantiranno un concreto salto di qualità.

Il libro si giudica dalla copertina
Il tuo sito, che qui rappresenta il tuo negozio, deve avere il giusto aspetto per rassicurare i consumatori: evita come la morte (perché lo sarebbe per il tuo business) pagine dall’aspetto improvvisato o quelle pacchiane che sembrano un groviglio di oggetti flashanti; un po’ perché non è indice di professionalità e un po’ perché potrebbero rendere il tuo negozio, e la sua navigazione, confusa e poco accessibile. I consumatori (contrariamente a quello che molti web designer credono) non amano partecipare a cacce al tesoro, è meglio se riescono a raggiungere il prodotto che cercano, e tutte le informazioni relative, con il minor dispendio di energie.

Occasione
Quando ti trovi davanti ad un prodotto dal prezzo considerevolmente inferiore rispetto alla media di mercato, qual è il primo pensiero che ti passa per la testa? Potrebbe essere un’occasione, certo, ma se il tuo negozio non ha già una certa nomea, il primo pensiero sarà che quel prezzo sia così basso perché la qualità sia scadente, si tratti di prodotti fallati o addirittura sia una truffa. Evita di svalutare la tua merce, cerca invece di tenere un prezzo in linea con il mercato: un 10% di sconto può rappresentare un’ottima offerta invito, ed è giustificabile dal fatto che, vendendo online, si saltano numerosi passaggi della filiera e i relativi costi. Abbassare oltre, risulta solo sospetto.

L’autorevole passa parola
Nulla migliora la tua credibilità come il passa parola o essere consigliati da altre persone che sono già state tue clienti. Lo sanno bene quelli di eBay che hanno istituito il sistema di feedback della soddisfazione. Puoi fare lo stesso anche tu con il tuo negozio: quando la merce sarà stata consegnata, chiedi al tuo cliente un parere su come si è trovato e cosa ritiene che possa essere migliorato.
Per iniziare però, prova a inviare una copia omaggio del tuo prodotto alle persone autorevoli della tua nicchia chiedendo gentilmente se possono dirti cosa ne pensano o eventualmente scriverne una recensione. Qualcuno, con buone probabilità, accetterà. Non ti resta che inserire qualche citazione e il relativo link nel tuo sito per mostrare il tuo prodotto sotto una luce diversa, che ne certifica la qualità.

Abbatti il muro che separa il carrello dalla cassa
Non interrompere il ritmo! Se per completare l’acquisto inizia a essere necessario fare troppi passaggi, leggere pagine di clausole legali e rispondere a inopportuni sondaggi, molti clienti desisteranno. Quando ci si trova di fronte a paginate di clausole, scritte in legalese con punti, sottopunti e commi, cresce la sensazione che ci si sta invischiando in un inutile impiccio e di conseguenza la volontà di voler scappare via.
Evita anche di richiedere informazioni inutili a scopo di sondaggio. Personalmente mi è capitato un paio di volte che, per procedere con l’acquisto, mi fossero fatte domande sulla mia istruzione e sulla composizione della mia famiglia: informazioni irrilevanti ai fini dell’acquisto. Cos’ho deciso di fare? Non ho comprato in quel negozio e, allo stesso modo molte altre persone. Se non è veramente necessario, non chiedere cose tipo “Qual è il colore preferito del tuo cane?”, così facendo stai solo perdendo potenziali clienti che sono respinti da questa inutile barriera che hai innalzato. Ridurre all’essenziale i passaggi richiesti per passare dal carrello alla cassa è fondamentale per evitare di perdere clienti.

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