Lavorare nell’Editoria

Attualmente sono diverse le persone che desiderano lavorare nel campo dell’editoria.

L’editore è colui che è specializzato nell’edizione, pubblicazione e distribuzione di libri, cataloghi, giornali, riviste, prodotti multimediali.

Quali sono le principali professioni dell’editoria.

Correttore di bozze, ha il compito di trovare tutti gli errori presenti in un determinato testo. Solitamente i correttori di bozze, per quanto concerne i piccoli editori, sono freelance, ovvero collaboratori saltuari. Mentre, nelle case editrici medio grandi, il correttore di bozze si identifica con un’altra figura, il redattore. Pertanto, solo nelle grandi case editrici è possibile trovare correttori di bozze che svolgono solo questa mansione.

Redattore, si occupa della gestione e supervisione di tutte le fasi editoriali che riguardano la produzione e stampa di un libro, dalla primissima valutazione fino alla stampa in tipografia, ovviamente lavorando a stretto contatto anche con grafici, autori, correttori di bozze e, naturalmente, sotto il controllo del capo redattore. Inoltre, prepara la quarta di copertina, le schede promozionali del libro, scrive recensioni, esegue il controllo della copia cianografica del libro. Il redattore deve essere dotato di spirito di iniziativa, di sensibilità, e deve essere in grado di rapportarsi facilmente con gli altri componenti del team editoriale.

Traduttore, i traduttori editoriali sono quasi tutti free-lance, lavorano a casa, magari sono professori universitari. In tal caso, chi è laureto in inglese, francese, tedesco o spagnolo, ha una qualifica particolarmente richiesta, poiché queste sono le lingue dalle quali vengono più spesso tradotti i libri che troviamo nelle librerie nostrane.

Direttore editoriale, figura principale di ogni casa editrice; infatti tutto ruota attorno al direttore editoriale, ogni processo che si svolge all’interno della redazione necessita della sua approvazione. Risulta essere lui che decide quali scrittori pubblicare e quali no, si occupa della gestione delle risorse umane, motivando i  suoi collaboratori, ascoltandone le idee e le proposte, segue, aiutato dal redattore capo, tutta la fase della pubblicazione di un libro: editing, scelta della copertina e del carattere di stampa, data prevista per l’uscita di un testo.

Grafico editoriale, è il responsabile della riuscita grafica ed estetica di un libro. Un grafico può sviluppare un progetto od una serie di bozze grafiche, che andranno poi approvate dal direttore editoriale.

Promotore editoriale, svolgono attività di promozione libraria presso la case di distribuzione editoriale, le quali si occupano appunto di promuovere e distribuire nelle librerie della loro zone le pubblicazioni degli editori.

Chi desidera lavorare in questo settore dovrà avere una cultura umanistica anche se alcune case editrici sono specializzate in pubblicazioni scientifiche e richiedono quindi una laurea tecnica.

Calcolare il Margine Operativo Netto

Il Margine Operativo Netto, MON, è un indicatore che permette di analizzare il risultato della gestione caratteristica.

Questo indicatore indica quindi quello che resta all’azienda dopo che sono stati sostenuti i costi relativi al processo di produzione, al netto degli ammortamenti.

Il calcolo del Margine Operativo Netto è piuttosto semplice, bisogna infatti sottrarre gli accontamento e gli ammortamenti dal MOL, relativamente a cui è possibile vedere questa guida sul Margine Operativo Lordo.

Il MON è un indicatore importante, permette infatti di capire quale risulta essere il risultato ottenuto dalla gestione caratteristica, senza considerare le componenti straordinarie, come quelle che derivano dalle operazioni finanziare.

Le operazioni straordinarie, come la cessione di immobili, possono infatti incidere in modo importante sull’utile netto, non permettendo di capire quale sia il vero andamento dell’attività.
Un’azienda con un utile netto positivo dovuto alla cessione di immobili, potrebbe avere un Margine Operativo Netto negativo.
Una situazione di questo tipo indica, anche in presena di un utile positivo, una gestione negativa.

Il MON è quindi un indicatore da tenere in considerazione quando si vuole vatulare il vero stato di un’azienda e le sue possibilità sul mercato.

Come Lavorare nel Turismo

Turismo e Ristorazione, soprattutto quando si parla di vacanze, sono due settori che viaggiano insieme.

Vediamo nel dettaglio le categorie interessate e le rispettive figure professionali.

Ricevimento Alberghiero

Il Receptionist / Addetto al Ricevimento è colui che accoglie gli ospiti, li assiste durante il soggiorno ed espleta le varie formalità burocratiche di un albergo
Rooms Division Manager è quella figura gestionale che in strutture ad elevata ricettività e qualità , cura tutti i servizi dove stazioneranno gli ospiti ad eccezione della sala / ristorante; coordina e supervisiona ricevimento, piani ed impianti.
Direttore d’Albergo – è la massima figura direttiva e responsabile di una struttura; si occupa delle pratiche più complicate e della risoluzione dei problemi più seri che un albergo o struttura ricettiva può affrontare.
Ristorazione Alberghiera

Il Cameriere / Addetto alla Sala si occupa di preparare la sala dove verranno serviti i pasti; deve inoltre curarne posa in opera ed igiene
Food and Beverage Manager come il Rooms Division Manager, è quella figura gestionale che in strutture ad elevata ricettività e qualità , cura tutti i servizi ristorativi relativi  gli ospiti: logistica e magazzino, igiene dei locali di produzione pasti, ecc.
Coordinatore Centro Ristorazione si occupa della supervisione e dell’operatività della sala ristorante: controlla che sia tutto in ordine e pulito, coordina i camerieri, assiste gli ospiti.
Il Direttore d’Albergo e il Coordinatore Centro Ristorazione che hanno numerose responsabilità  sono le figure che possono guadagnare di più una volta raggiunta la posizione, solitamente dopo alcuni anni di servizio.

Come Diventare un Barman

Il barman – figura particolarmente ricercata nei ristoranti, negli alberghi e naturalmente nei bar – è il professionista specializzato nella miscelazione delle bevande e nella preparazione di cocktail, aperitivi e long drink e deve avere un’approfondita conoscenza delle merci e dei prodotti che si troverà a utilizzare (conoscenza merceologica).

Il barman è tra le professioni più amate dai giovani: effettivamente, oltre ad essere tra le professioni più remunerative, consente di unire lavoro e gioco, passione e impegni.

Come si diventa barman
La formazione può incominciare sin dalle scuole secondarie di secondo grado: occorre effettuare l’iscrizione ad un Istituto Professionale – Settore dei Servizi – Indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. L’iter scolastico si suddivide in due bienni e un quinto anno finale che si conclude con l’esame di Stato.

Inoltre anche i corsi di formazione professionale sono numerosi, generalmente hanno una durata di tre anni e trattano argomenti tecnici che consentono l’inserimento nel mondo del lavoro.

Oltre a ciò è consigliabile, per il barman che lavora in località turistiche o in città d’arte, sapere bene almeno una lingua straniera.

Requisiti di un bravo barman
Deve essere un abile conversatore: discreto e mai invadente, ma anche un ascoltatore paziente
Deve essere un buon cameriere
Deve essere un buon cuoco ed eccellente sommelier
Deve essere attento alle richieste dei clienti e assecondarli
Deve essere capace di conquistare il pubblico con l’arte di preparare e di servire cocktail speciali; naturalmente, qui gioca un ruolo fondamentale l’esperienza che si fa sul campo.

Per ogni altra informazione è possibile visitare il sito della Federazione Italiana Barman.

Come Fare un Listino

Tre i fattori chiave per farci scegliere: chiarezza, rapidità e buon rapporto qualità-prezzo. Abbiamo già parlato nell’articolo la logica della preventivazione , per esempio, dell’importanza di inviare al cliente un preventivo nel minor tempo possibile.
Ma creare una proposta chiara e in tempi rapidi è direttamente proporzionale al numero di prodotti che vendo. Tratto generi alimentari? A quanto metto la pasta corta? E quella all’uovo? E i sughi al pomodoro? Ma sto parlando di prezzi al dettaglio o all’ingrosso, al kg o al quintale? …
Ecco perché è fondamentale avere un listino prezzi completo e aggiornato.

Crearlo può richiedere un po’ di impegno, ma è indispensabile per avere una visione completa della merce che vendiamo, oltre che per poter gestire l’offerta in modo omogeneo e rapido. E poi, a conti fatti, creato una volta, dopo ci si limita a integrare e ad aggiornare i prodotti nella nostra lista.
I passi per avere un listino prezzi utile sono semplici ma fondamentali.

Organizzare i prodotti in macro categorie e sotto categorie.
La buona organizzazione è il segreto di qualsiasi azienda: classificare i nostri prodotti permette di ritrovarli più facilmente, inoltre dà anche la possibilità di stampare o inviare a un potenziale cliente solo la parte di listino di suo interesse.

Creare listini differenti a seconda del nostro referente.
Se ho tipologie diverse di clienti devo predisporre listini diversi, per esempio un listino dedicato agli utenti finali e uno per i rivenditori, con la possibilità di distinguere i prezzi anche in base alla consistenza degli ordini.

Aggiornare i listini in tempo reale.
Sconti, offerte speciali, nuovi prodotti. Perché un listino prezzi sia realmente utile è necessario contenga sempre informazioni aggiornate e complete. Avere un programma online per i listini permette di accedervi in ogni momento e contemporaneamente le modifiche sono immediatamente disponibili per tutti gli operatori.

Organizzazione, questa la parola chiave per lavorare con efficacia e qualità.
Spesso si sottovaluta l’importanza di un listino prezzi completo. Mentre i vantaggi sono indubbi.

Preventivo immediato.
Ho un prezzo definito per ogni prodotto, quindi creare una proposta per il mio cliente diventa più veloce, con in più la possibilità di indicare per ogni prodotto l’IVA praticata e l’eventuale sconto per un preventivo completo e comprensibile.

Preventivo per tutti.
Creare un preventivo non sarà più solo competenza esclusiva di pochi, ma con un listino completo e aggiornato sarà possibile da qualunque postazione comunicare i prezzi al cliente in tempo reale, sempre con la sicurezza di star rispettando le decisioni dei nostri responsabili, ma senza la perdita di tempo – nostra, del cliente, del capo – di dover chiedere conferma. Per chi ha molte responsabilità, delegare è utile, soprattutto con la sicurezza di aver dato direttive chiare sulla linea da seguire, anche nei prezzi.

Preventivo equo
Si possono decidere sconti su alcuni tipi di merce e fare in modo che tutti i clienti ne possano beneficiare, senza differenze e senza affidarsi alla nostra memoria o al nostro buon cuore, col rischio di scontentare alcuni e di creare incomprensioni. Questo ci permette anche di prevedere sconti promozionali e organizzare al meglio il nostro magazzino, oltre a riportare puntualmente in modo chiaro ogni offerta applicata.

La libertà di azione rimane comunque una prerogativa del bravo venditore, quelle tattiche che nel marketing hanno l’obiettivo di ‘fidelizzare’ il cliente. Avere un listino, ma anche l’azione individuale ha la sua importanza. E il nostro preventivo deve prevedere anche questa situazione, collegandosi sì al listino prezzi, ma allo stesso tempo permettendoci di proporre anche sconti fatti su misura per il singolo cliente.
Non dimenticate l’importanza di avere un buon gestionale che permetta di creare un listino prezzi chiaro e flessibile, facilmente aggiornabile e raggiungibile da ogni postazione, e direttamente correlato all’applicativo per creare preventivi. Inoltre il listino prezzi presuppone la possibilità di creare categorie e sottocategorie, di distinguere vari listini in base ai destinatari, di inserire note aggiuntive e sconti, infine la possibilità di stampare tutto il listino o solo una parte.

Scroll To Top