Come Lavorare in Nestlè

Una grande opportunità per laureandi e laureati in materie linguistiche economiche; uno stage semestrale presso una grande azienda come la Nestlè.

Nestlè, realtà mondiale del settore alimentare è presente anche in Italia con Nestlè Italiana, San Pellegrino Nestlè Waters e Nestlè Purina Petcare.

L’azienda ricerca per le sedi di Milano neo laureati e laureandi per uno stage di sei mesi come Customer service assistant.

I candidati devono essere laureati o laureandi brillanti dell’settore linguistico economico. I requisiti per poter accedere allo stage sono buone capacità di relazione, spirito di iniziativa, precisione, puntualità e capacità di problem solving.

I candidati dovranno avere orientamento al risultato e ottima propensione al lavoro di squadra; completano il profilo buone capacità di relazione, buona conoscenza del pc e del pacchetto Office.

Le competenze linguistiche richieste sono l’ottima padronanza della lingua inglese e del francese e/o tedesco.

I candidati saranno affiancati dal Responsabile e svolgeranno i seguenti compiti: si occuperanno della gestione degli appuntamenti per il carico delle merci nei magazzini, gestiranno gli ordini, la verifica sulla disponibilità della merce e l’organizzazione della spedizione della merce. I custode service assistant dovranno gestire tutte le questioni del carico merci relazionandosi con i trasportatori e gestiranno i rapporti con i clienti per eventuali reclami e rifiuti.

Inoltre dovranno tenere i contatti con i team di Customer service delle filiali.

I candidati più brillanti possono aspirare alla crescita professionale e ricoprire in futuro il ruolo di Customer Service Export.

Come Lavorare come Webmaster

La figura del webmaster freelance è una figura complessa ed oggi molto richiesta; il webmaster freelance lavora in autonomia creando siti e applicazioni per il web.

Il webmaster è colui che si occupa di un sito web e la sue occupazioni dipendono dalle dimensioni del sito nel quale lavora; progetta risorse on line blog e siti . Se pensiamo ad un grande sito, il webmaster sarà un dipendente che ha a che fare con altri professionisti che lavorano per lui come ad e sempio, grafici. Invece, in un piccolo sito il webmaster è colui che progetta, gestisce, idea il sito in toto. U un webmaster è il responsabile di un progetto web perchè è colui che garantisce il funzionamento di del progetto stesso.

Un bravo webmaster deve saper seguire le fasi di sviluppo di un sito web: dall’analisi preliminare alla progettazione all’implementazione. Un webmaster freelance professionista deve conoscere gli standard di qualità del W3C, i linguaggi di scripting e saper sviluppare applicazioni client e server.

Vista la pluralità di campi nei quali si deve applicare, è normale che soprattutto quando un webmaster lavora per grossi siti si specializzi in determinati ambiti.

Per essere un webmaster di buon livello bisogna avere alcune conoscenze, innanzitutto quelle di informatica di base,ma anche della struttura generale del web, del funzionamento dei motori di ricerca e deve possedere uno o più linguaggi di programmazione. Di fondamentale importanza, oltre alle competenze tecniche, è la creatività e l’intuito che gli consentono di rispondere adeguatamente alle richieste dei committenti. Secondo l’ambito di lavoro tutte conoscenze non essere sufficienti perché è necessario saper ottimizzare i siti sui vari motori di ricerca. Quindi per un webmaster freelance competitivo può essere importante conoscere gli strumenti SEO e le strategie di web marketing.

Il webmaster che è occupato presso un’azienda lavora in un team, chi è freelance svolge le proprie attività con il tele-lavoro o da casa; lavorare come freelance comporta alcuni vantaggi come l’organizzazione del tempo e del lavoro. Gli svantaggi invece,riguardano i coti per la gestione fiscale e della partita IVA, la ricerca dei clienti. Tutte le spese sono a carico del webmaster comprese quelle relative agli strumenti di lavoro come aggiornamento o la sostituzione.

Esistono numerosi corsi per diventare webmaster freelance, alcuni vengono istituiti dalle regioni; e possibilità che si trovano anche on line sono infinite e riguardano anche i vari ambiti di cui questo professionista si occupa, design e programmazione.

Risulta essere importante mantenersi sempre in costante aggiornamento attraverso forum, siti specialistici, riviste e manuali sul settore.

Come Lavorare Come Web Writer

Internet è ormai una realtà consolidata: come potrebbero dunque non prendere sempre più piede tutti i lavori correlati al mondo della rete? Tra i mestieri che si stanno facendo sempre più strada si annovera di certo il lavoro di articolista freelance o web writer. Se ci si mette passione ed impegno si può fare dello scrivere per il web una vera e propria professione godendo, inoltre, essendo un web writer, di una certa autonomia. Prima di intraprendere quest’avventura nel mondo degli articoli scritti per internet bisogna innanzitutto verificare d’essere in possesso dei requisiti indispensabili: scrivere un articolo per il web è qualcosa che forse di primo acchito può apparire semplice, quasi intuitiva, ma in realtà non è così.

Sapere scrivere non è una dote per nulla scontata: ci vuole, ovviamente, una perfetta conoscenza della lingua italiana e delle sue regole grammaticali, ma serve anche molto di più. Un articolo, difatti, per essere un buon articolo, non solo deve essere scritto in ottimo italiano, ma deve anche risultare interessante e scorrevole. Per scrivere articoli interessanti è necessario essere sempre capaci di focalizzare bene ciò che si intende dire e di dirlo nel modo più fluido possibile: leggere un articolo su internet deve essere piacevole, se l’articolo è magari anche ben scritto grammaticalmente ma ripetitivo, con frasi di non facile comprensione, difficilmente diventerà un articolo di successo. Una volta appurato che siete effettivamente in possesso delle caratteristiche fondamentali per lavorare come articolisti freelance, che fare?

Le opzioni sono diverse ma naturalmente non tutto è per tutti. Siti che pagano cifre di tutto rispetto per avere degli articoli? Esistono senza dubbio ma è quantomeno difficile che siano accessibili ad un articolista alle prime armi. Il primo passo è così spesso quello di affidarti ad uno dei numerosi siti o blog “paid to write”. Questi siti, solitamente, pagano soltanto attraverso Google Adsense. Praticamente l’articolista guadagna una percentuale variabile (che solitamente oscilla tra il 70% e il 100%) dei profitti ottenuti dai banner pubblicitari che vengono sistemati dal sito nell’articolo del web writer in questione. Per guadagnare, dunque, l’articolista ha bisogno che gli utenti clicchino sugli annunci pubblicitari presenti sui suoi articoli: diviene così necessario avvicinarsi al complesso mondo del SEO per sperare di ottenere quante più visite possibile. Questa non è tuttavia l’unica soluzione: non dimentichiamo difatti che taluni siti e blog, nonché dei content marketplace, offrono una retribuzione fissa. Cosa significa? Vuol dire che si viene pagati una certa cifra prestabilita per ogni parola che si scrive nel proprio articolo. Per questo tipo di lavoro è necessaria la Partita IVA, a meno che non sia un lavoro occasionale e quindi sia possibile emettere un ricevuta per prestazione occasionale.

Non solo se si vuole diventare web writer sembra consigliabile e in gran voga la pratica di aprire un proprio blog dove farsi un po’ di pubblicità per poi aspettare il contatto con chi ha necessità del servizio. Un ottimo portfolio è il miglior modo per pubblicizzarsi.

Come Aprire un Canile

I canili sono delle strutture nelle quali si accolgono cani e gatti, soprattutto ma non solo, che sono stati abbandonati o che conducevano una vita da randagi.
Le grandi realtà urbane, spesso hanno più di un canile, proprio perché il fenomeno degli abbandoni e del randagismo è costante e tocca picchi elevati soprattutto durante i periodi di vacanza.

Il fenomeno dell’abbandono degli animali è severamente sanzionato dalla legge che però non è riuscita ad incidere in maniera completa sul questo triste fenomeno; il randagismo invece riguarda quegli animali che vivono per le strade o in campagna, senza avere un padrone. Spesso, questi animali possono arrecare dei problemi alla popolazione, perché possono trasmettere malattie ma anche perché possono diventare aggressivi.

Per aprire un canile, è necessario attenersi alla normativa regionale e al Dpr. Numero 320 del 08/02/1954. Prima dell’apertura di qualsiasi canile, bisogna essere in possesso del nullaosta veterinario; questo deve essere rilasciato dai veterinari della Asl di competenza. Inoltre, è obbligatorio chiedere l’autorizzazione al Comune nel quale si intende aprire il canile. Le incombenze burocratiche riguardano la necessità di richiedere l’iscrizione presso il registro delle imprese e l’iscrizione presso la camera di commercio. Inoltre, è necessaria l’apertura di una partita IVA, di un conto per fini fiscali e il pagamento della tassa di igiene ambientale.

Importante è anche la richiesta di un codice fiscale che identifichi il canile.

Il locale nel quale ospitare gli animali deve essere pulibile e disinfettabile ma anche dotato di una zona di isolamento; per quest’ultima è obbligatorio essere in possesso di un certificato di agilità. Il canile deve essere servito da una strada carrabile, avere una capacità adeguata e un servizio idrico, che garantisca l’approvvigionamento necessario per tutte le funzioni. Inoltre, è previsto che la struttura sia recintata sia con del muro che con una rete metallica.

I box per cani devono essere riscaldati e devono essere facilmente lavabili e disinfettabili; il box deve essere collegata ad un’area esterna che sia anche in parte protetta dalle intemperie.

E’ anche obbligatorio che il canile sia dotato di una zona parco, nella quale gli animali possano muoversi ogni giorno; la sua dimensione non può essere meno di duemila metri quadrati. Anche il gattile deve possedere un’area parco e dei box separati e riscaldati. Anche la struttura per gatti, deve essere recintata e deve essere realizzata con materiali facilmente lavabili.

Per aprire un canile si possono richiedere dei finanziamenti che variano a secondo del tipo di struttura che si intende aprire. Esistono canili fondati e gestiti da associazioni per la tutela degli animali, oppure fondati da un privato o ancora possono essere dello Stato, dei Comuni o delle Regioni. I canili comunali sono presenti in gran parte del territorio nazionale e sono gestiti dai Comuni che utilizzano i fondi dello Stato; questi canili accolgono gli animali abbandonati e dopo averli curati e fatti seguire dal medico veterinario possono anche essere adottati. Gli accertamenti dei veterinari mirano a stabilire che l’animale sia pronto ad entrare in una nuova famiglia e che non abbia problemi di salute; infatti, quando viene adottato, alla famiglia viene consegnato anche il libretto veterinario. I canili portano avanti anche le pratiche per la sterilizzazione degli animali, in modo da ridurre al minimo il fenomeno degli abbandoni e del randagismo. Per aprire un canile comunale, bisogna fare la richiesta alla Asl di competenza che deve rilasciare l’autorizzazione; poi è necessario richiedere l’iscrizione alla camera di commercio e fare la domanda al Comune di competenza. La struttura deve rispettare le norme regionali e deve essere considerata idonea dal servizio della Asl.

Per aprire un canile, è necessario un investimento iniziale da utilizzare per l’acquisto o l’affitto del lotto, la costruzione dei box e la manutenzione. Una buona idea è quella di associarsi ad altri privati che si impegnino nell’investimento e nella cura del canile.

Tra le spese vive, vi sono quelle per il veterinario; è bene verificare se è possibile stipulare delle convenzioni con delle cliniche o con un singolo medico veterinario.

Infine, è sempre bene iscriversi alle associazioni di categoria che sono un punto di riferimento notevole per il disbrigo delle pratiche e per richiedere eventuali suggerimenti o chiarimenti. Per promuovere la propria attività è bene pubblicizzare il canile presso i negozi specializzati, le associazioni di volontari.

Come Trovare Lavoro in Acqua e Sapone

Acqua e Sapone è una grande catena dedicata all’igiene ed alla bellezza. Fondata nel 1992, oggi è presente sul mercato nazionale con oltre 700 negozi distribuiti in tutta Italia. Nei negozi acqua e sapone si può trovare una vasta scelta di prodotti per la casa, per l’igiene e per il make up. I negozi acqua e sapone sono studiati per offrire al cliente una vasta gamma di prodotti di qualità, inoltre, nel punto vendita il personale è preparato per consigliare ed aiutare in caso di necessità.

Acqua e Sapone è sempre alla ricerca di nuove figure professionali da inserire nei propri punti vendita, visitando la pagina “Acqua e Sapone lavora con noi” potrai inviare il tuo curriculum vitae e candidarti per entrare a far parte di questo gruppo.

Le caratteristiche ricercate da Acqua e Sapone sono: professionalità, lealtà ed efficienza. Poiché, per Acqua e Sapone la soddisfazione del cliente è sempre di fondamentale importanza.

Se ritieni di avere le caratteristiche ricercate vai alla pagina Acqua e Sapone lavora con noi e invia il tuo curriculum per lavorare in Acqua e Sapone.

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